> > Andrea Cortese, morto di infarto a 46 anni davanti alla compagna

Andrea Cortese, morto di infarto a 46 anni davanti alla compagna

Andrea Cortese, morto davanti alla compagna

La compagna, volontaria della Croce Rossa, ha tentato inutilmente di rianimarlo. La famiglia ha acconsentito alla donazione degli organi.

Si è spento davanti agli occhi della compagna, nell’autofficina dove lavoravano insieme a Mel, in provincia di Belluno. Andrea Cortese, 46 anni (47 tra poco più di un mese), è morto per un infarto nel suo garage in via dell’Artigianato. Secondo quanto si apprende dal Gazzettino, la compagna, Sonia Brancher, era insieme a lui e, vedendolo accasciarsi al suolo, ha cercato in tutti i modi di rianimarlo. La donna, infatti, presta servizio come volontaria della Croce Rossa. Ma ogni tentativo si è rivelato inutile e per l’uomo non c’è stato niente da fare.

Meccanico morto a 46 anni

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della stazione di Mel che hanno eseguito i necessari accertamenti. Gli agenti hanno classificato il decesso del meccanico come un caso di morte naturale e hanno acconsentito la rimozione della salma. Le operazioni sono state condotte con il coordinamento del magistrato di turno, Marco Faion. La data e l’ora del funerale, che verrà celebrato a Trichiana, non sono ancora state comunicate.

Andrea Cortese era sempre stato in ottima salute fino a quando, tre settimane prima del decesso, aveva contratto una grave forma di influenza. Per quattro giorni era stato costretto a rimanere a letto a causa della febbre a 39, poi, lentamente, era tornato a svolgere le sue normali attività quotidiane. Tutti i conoscenti lo hanno descritto come un lavoratore instancabile. Viveva a Morgan ma aveva aperto l’autofficina a Mel. Ogni giorno, sabato compreso, lavorava dalle 6 alle 20. Seguendo le volontà dell’uomo, la famiglia ha acconsentito alla donazione di tessuti e cornee. I medici dell’ospedale di Belluno. hanno già effettuato l’espianto. “Papà è stato buono anche da morto“, è stato il commento dei figli di Andrea, di 15 e 16 anni.

“Aveva una passione sfrenata per i motori“, ha raccontato il padre, Giovanni Cortese. “Seguiva le gare di rally, le corse in salita, era presente in ogni occasione”.