> > Agrigento, 13enne costretta a prostituirsi: arrestata anche la madre

Agrigento, 13enne costretta a prostituirsi: arrestata anche la madre

prostituirsi

I Carabinieri fermano un'auto con a bordo unaq 13enne e un 60enne. Si scopre così che la mamma della giovanissima la costringeva a prostituirsi.

Induzione alla prostituzione minorile, sfruttamento e favoreggiamento della stessa, nonché violenza sessuale ed atti sessuali aggravati con minorenne. E’ di queste accuse, a vario titolo, che dovranno rispondere le sei persone arrestate in provincia di Agrigento. Tra queste anche una donna, la mamma della ragazzina 14enne abusata.

Minorenne costretta a prostituirsi

L’indagine è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo, ed è stata avviata nel dicembre 2017 a seguito di un controllo in strada da parte di una pattuglia dei Carabinieri. Lungo la statale 624, a Sambuca di Sicilia, i militari avevano infatti fermato nel cuore della notte un’auto con a bordo una 13enne e un uomo di 60 anni, originario di Gibellina.

Si è così scoperto che l’uomo aveva appena accompagnato la ragazzina in un ovile dove l’attendevano altre due persone che avrebbero abusato sessualmente della minore, il tutto con il benestare della madre della 13enne. All’epoca l’uomo fu arrestato per sfruttamento della prostituzione minorile, mentre la donna fu denunciata per lo stesso motivo. La giovane invece fu collocata presso una struttura protetta.

La mamma gestiva i clienti

L’Arma però proseguì l’indagine per individuare anche i clienti con i quali la ragazzina era costretta ad avere rapporti sessuali, si è scoperto anche dietro minaccia di morte. Da qui l’identificazione delle quattro persone, tra i 18 e i 68 anni, arrestate all’alba di martedì 12 marzo 2019. Stando a quanto ricostruito dall’accusa, questi uomini pagavano somme che andavano dai 30 ai 200 euro per prestazione.

La ragazza, ascoltata in audizione protetta, ha poi confermato che era la madre, di nazionalità rumena, ad accordarsi con i clienti. Grazie alla collaborazione della giovanissima, i carabinieri hanno potuto così scovare i luoghi degli incontri, raccogliendo reperti a supporto delle indagini.