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Cuneo, militare arrestato per violenze sessuali su una 13enne

Militare arrestato per violenza sessuale

L'uomo è stato accusato di violenze sessuali a carico di una minorenne e di divulgazione di materiale pedopornografico.

Il Tribunale di Cuneo ha emesso un mandato di arresto nei confronti di un militare di 30 anni. L’uomo è accusato di violenze sessuali a carico di una ragazzina di 13 anni. Secondo quanto si apprende dal Fatto quotidiano, all’uomo è contestato anche il reato di divulgazione di materiale pedopornografico sui principali social network. Secondo quanto emerso dalle prime indagini della squadra mobile della città piemontese, il 30enne avrebbe costretto la ragazzina ad avere molteplici rapporti sessuali. Per garantire il suo silenzio, la avrebbe inoltre minacciata di divulgare sue fotografie scattate in momenti intimi. Il militare, sposato e padre di famiglia, conduceva una vita apparentemente tranquilla e nulla del suo comportamento aveva fatto sospettare il suo coinvolgimento.

Militare arrestato ad Anzio

Il 17 febbraio un militare dell’esercito di 45 anni è stato arrestato sul luogo di lavoro ad Anzio, sul litorale romano. L’accusa è di violenza sessuale: l’uomo avrebbe abusato della figlia, oggi 15enne, per cinque anni, prima che la ragazza trovasse il coraggio di denunciare il genitore alle forze dell’ordine. Il Gip del Tribunale di Velletri ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare, eseguita dagli agenti di polizia. L’uomo è stato trasferito al carcere di Velletri, mentre la magistratura ha aperto un’indagine. I portavoce dell’esercito, nel frattempo, hanno fatto sapere di aver sospeso il militare dal servizio. Condanna anche da parte del ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, che ha definito il 45enne “indegno di indossare la divisa“.

In una nota diramata dal Ministero della Difesa e citata da Il Tempo si legge: “L’esercito esprime la totale intransigenza, tolleranza zero, nel contrastare tali inaccettabili condotte e la completa vicinanza alla ragazza nei cui confronti sono stati perpetrati gli abusi. Tale isolato avvenimento viola l’etica militare e lede fortemente la dignità e l’onore di tutto il personale dell’esercito che, invece con profonda onestà, professionalità e spirito di sacrificio, quotidianamente svolge il proprio dovere”.