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Aiutiamo Alessandro a vivere: la raccolta fondi su Facebook

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La storia di Alessandro e della raccolta fondi nata su Facebook per aiutare la famiglia ad affrontare le spese per le cure salvavita.

Su Facebook è diventata virale la raccolta fondiAiutiamo Alessandro a vivere”, nata allo scopo di aiutare Alessandro Cecilioni ad affrontare la grave forma di tumore al cervello di cui è vittima. E mentre attraverso il social network sono stati raccolti 13.500 Euro, sulla piattaforma Gofundme la famiglia è riuscita a ottenerne altri 12.000.

La storia di Alessandro Cecilioni

La storia di Alessandro, inizialmente raccolta da Fanpage, racconta del dramma purtroppo affrontato da numerose famiglie nel momento in cui si deve affrontare una simile diagnosi. Colpito dal tumore una prima volta nel 2011, Alessandro ha dovuto lasciare la città di Londra – dove si era trasferito con la moglie e dove lavorava – per iniziare un ciclo di cure tra gli ospedali di Ancona, Siena, Bologna e Milano. Dopo l’intervento chirurgico di rimozione dell’astrocitoma, un ciclo di 31 sedute di radioterapia, nel 2013 ha iniziato la chemio. Dopo due lunghi anni di cure, la bella notizia: risonanza magnetica negativa.

Ma nel 2018 la malattia torna a manifestarsi. Costretto ad un nuovo intervento chirurgico e ad un nuovo ciclo di chemio, le sue condizioni hanno continuato a peggiorare.

La terapia in Germania

A questo punto, però, la scoperta: esiste un tipo di terapia, non invadente, che prevede l’iniezione di un virus in grado di uccidere le cellule malate. Una cura che in Italia però, negli ospedali pubblici, è illegale e a cui è possibile accedere solo attraverso centri medici privati convenzionati con l’estero.

Una cura dal costo di circa 172 mila euro, studiata dall’oncologo-virologo Arno Thaller, e già utilizzata nella clinica di Markt Berolzheim, situata in Alta Baviera. Attraverso tale cura molti pazienti sono riusciti a tornare a camminare, parlare, e a riconquistarsi l’autosufficienza ormai perduta.

Racimolata più liquidità possibile, Alessandro e la sua famiglia hanno quindi lasciato l’Italia, diretti in Germania. E sono bastati solo alcuni trattamenti affinché in lui si manifestassero i primi miglioramenti. Ricominciando quasi da subito a parlare e muoversi da solo. Con la prosecuzione della terapia Alessandro ha continuato a veder migliorare la propria condizione, riuscendo ad arrivare a cucinare e lavarsi i piatti da solo.

Il ritorno in Italia

A quel punto la famiglia è dovuta tornare in Italia, sospendendo le cure per il tempo del viaggio, ed esponendolo così ad una ricaduta dovuta ad un edema cerebrale. Giunto presso l’ospedale di Pavia, il 54enne è stato trasferito a Senigallia, dov’è tutt’ora ricoverato, in attesa di poter ricominciare le cure che già in passato gli hanno salvato la vita.

La vicenda è costata una vera e propria fortuna alla famiglia, che oltre ai soldi delle cure ha dovuto dedicarsi completamente alla malattia di Alessandro. Ed è proprio la famiglia a condividere lo sforzo affrontato: “In Germania le infiltrazioni duravano due ore in clinica, poi stavamo tutti e quattro in appartamento. Nei primi otto giorni abbiamo speso 30.000 euro, tra cure e soggiorno con vitto e alloggio” – spiegano i familiari – “Nessuno di noi lavora per dedicarsi completamente a questa situazione. D’altra parte Alessandro ha bisogno di almeno tre persone vicino. Per questo c’è bisogno che questa importantissima solidarietà non si fermi”.

A Senigallia una serata di raccolta fondi

E proprio per offrire sostegno ad Alessandro – oltre alle raccolte fondi organizzate dalla famiglia – tre ragazzi di appena 17 anni di Senigallia, coinvolgendo le istituzioni, hanno organizzato presso il teatro “La Fenice” un concerto di raccolta fondi. La serata è in programma per il 26 marzo. I biglietti sono già acquistabili presso il teatro, o contattando la famiglia di Alessandro su Facebook.