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Guzzanti: "Truffato da un amico, non avevo più i soldi per la spesa"

Corrado Guzzanti

Corrado Guzzanti in tribunale confessa che per un periodo non ha avuto neanche i soldi per mangiare. L'attore denuncia l'ex manager e amico.

Inizia il processo che vede Corrado Guzzanti contro l’ex manager e amico Valerio Terenzio Trigona, accusato dall’attore di truffa. Il 53enne confessa di aver vissuto anni da incubo e di aver avuto “scoppi di pianto nel sonno”, perché oltre ai soldi rischiava di perdere anche la casa. “Ho scoperto di essere talmente rovinato che 500 euro mi avrebbero fatto comodo” confessa davanti al giudice monocratico.

L’incubo di Guzzanti

“Con Trigona era nata una collaborazione professionale che ben presto era diventata anche una intensa amicizia contraddistinta, ritenevo purtroppo a torto, da un rapporto di reciproca fiducia. E invece hanno svuotato sistematicamente i miei conti bancari” si legge nella denuncia di Corrado Guzzanti, assistito dall’avvocato Giuseppe Rossodivita.

Nel 2013 l’attore sente bussare alla porta della sua casa nei pressi di viale Mazzini, quartiere Prati a Roma, un ufficiale giudiziario. Doveva consegnare un avviso di pignoramento dell’abitazione. E’ in quel momento che Guzzanti, come sostiene, scopre di essere stato vittima di un raggiro da parte del suo ex socio, manager e amico Valerio Terenzio Trigona.

La vicenda arriva in tribunale, dove davanti al giudice monocratico l’attore depone martedì 12 marzo 2019 per circa tre ore. Alla fine ammette: “Sono stanco”. Soprattutto perché ripercorrere l’intera vicenda gli provoca ancora molto dolore. “Ogni volta che viene pronunciato il suo nome è una pugnalata al cuore. Il trauma emotivo, posso dire ora a cinque o sei anni di distanza, è stato più forte di quello economico e finanziario” confessa Corrado Guzzanti, come riporta il corriere.it.

La truffa forse milionaria

“Per un lungo periodo – rivela il 53enne – ho avuto difficoltà a dormire per gli incubi e gli scoppi di pianto nel sonno. Questa cosa mi imbarazza ma per fortuna, grazie alla mia compagna che mi è rimasta sempre vicina a farmi coraggio, con molta lentezza ho ripreso a vivere“.

“Ero in difficoltà anche a fare la spesa. – non nasconde – Nel 2014 me la sono cavata con due o tre lavori che mi hanno permesso di guadagnare abbastanza per pagare le tasse e la casa e sono stati come una specie di terapia per ripartire. Poi nel 2015 è arrivato un nuovo progetto”.

Dopo 30 anni di carriera, infatti, Guzzanti si è ritrovato “a lavorare come un matto per salvare la casa” e per farcela è andato avanti a lungo mangiando anche solo “scatolette di tonno”. L’ex manager è accusato di truffa, per una somma di 400mila euro. Ma in base alle carte presentate dall’attore, la somma potrebbe essere anche milionaria.