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Sciopero per il clima, studenti in piazza: il manifesto di Greta

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In tutto il mondo gli studenti scendono in piazza per uno sciopero per il clima. Nel manifesto di Greta Thunberg un accorato appello agli adulti.

“Oggi giovani in oltre 100 Paesi abbandoneranno le lezioni per esigere risposte concrete alla più grande minaccia con la quale l’umanità ha mai dovuto confrontarsi” si legge nel manifesto scritto da Greta Thunberg insieme ad altre sette attiviste del movimento globale “Fridays for future”. Venerdì 15 marzo 2019 infatti scenderanno in piazza milioni di persone per lo sciopero mondiale per il clima.

In sciopero per il clima

“Il primo giorno in cui ci siamo rifiutate di andare a scuola lo abbiamo passato in solitudine, ma da allora un movimento di giovani in sciopero per il clima si è diffuso in tutto il pianeta” viene sottolineato nel manifesto, firmato oltre che dalla 16enne svedese promotrice delle iniziative contro il cambiamento climatico anche da Anna Taylor (Regno Unito), Luisa Neubauer (Hermania), Holly Gillibrand (Scozia) Kyra Gantois, Anuna De Wever e Adelaide Chalier (Belgio) e Alexandria Villasenor (USA).

Tutto è cominciato sulle scale del Parlamento svedese, il 20 agosto 2018 – un giorno di scuola come un altro. Greta si è seduta con il suo cartello scritto a mano e i volantini fatti in casa. Quello è stato il primo sciopero per il clima in assoluto” viene ricordato. “Da allora, i venerdì hanno smesso di essere normali giorni di scuola. Tutte noi, e molte altre ed altri con noi, hanno iniziato a scioperare ogni settimana in Australia, Germania, Belgio, Colombia, Nuova Zelanda, Svizzera, Uganda e poi in giro per il resto del mondo” si sottolinea.

No all’aumento di temperatura

“Questo movimento doveva nascere, non avevamo scelta. Sapevamo che c’è una crisi climatica in atto. Questi scioperi stanno avendo luogo oggi – da Washington a Mosca, da Beirut a Gerusalemme, da Shanghai a Mumbai – perché i politici ci hanno delusi. Abbiamo visto anni di negoziazioni finire in accordi sul clima a dir poco patetici” viene chiarito dalle attiviste.

L’obiettivo del movimento “Fridays for future” è chiaro. Esortare la comunità internazionale ad attuare misure concrete per evitare l’aumento della temperatura, che per il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite non deve superare quell’1,5°C fissato come tetto limite.

“Gli effetti di un aumento delle temperature di questa scala sarebbero assolutamente devastanti. Vedremmo fiumi esondare, tempeste devastare le coste e le comunità che sulle coste vivono. Le barriere coralline scomparirebbero del tutto, mentre le calotte polari si scioglierebbero, facendo salire in modo drammatico il livello dei mari e allagando le coste. Certe aree del pianeta diventerebbero del tutto inabitabili” si avverte infatti nel manifesto.

Stop ai combustibili fossili

Altro punto all’ordine del giorno del movimento “Fridays for future” è l’abolizione dei combustibili fossili e la riduzione dell’inquinamento dell’aria. “L’aria tossica prodotta dal consumo di combustibili fossili asfissia non solo i nostri polmoni, ma anche le nostre speranze e i nostri sogni” chiariscono le attiviste.

“Quindi, oggi, noi abbandoniamo le lezioni e scendiamo in strada per dire basta”, anche nel continuare a fare “affidamento sugli adulti” puntualizzano Greta Thunberg e le altre sette attiviste. Lo sciopero in atto è anche contro la generazione dei loro genitori e nonni, che ha di fatto distrutto e inquinato il mondo.

Ma è proprio per questo motivo che il movimento “Fridays for future” si appella agli adulti affinché scendano in piazza con gli studenti. “Quando la casa è in fiamme non si può lasciare ai ragazzi la responsabilità di spegnere l’incendio: abbiamo bisogno che gli adulti si assumano la responsabilità di aver appiccato il fuoco. Per una volta, chiediamo oggi agli adulti di seguire il nostro esempio. Non possiamo più aspettare. Questo movimento doveva nascere. Adesso la scelta è di voi adulti” si legge a conclusione del manifesto.