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Treviso, malore nel sonno: morto Marco Montagner

marco montagner

Marco Montagner è stato colto da un malore nel sonno. All'arrivo dei soccorsi, per lui non c'era già più nulla da fare.

La città di Treviso è in lutto. E’ venuto a mancare, all’età di 34 anni, Marco Montagner, atleta e istruttore di nuoto di Caerano San Marco. L’uomo è stato colto da un malore improvviso che lo ha colpito nel sonno. A dare l’allarme è stata la moglie Monica, preoccupata nel vedere che il marito non si svegliava. Tutti quelli che lo conoscevano sono sotto choc e non riescono a spiegarsi come un malore possa aver colpito proprio lui, un atleta che ha sempre goduto di buona salute. “Questa notizia lascia in tutti noi un senso di vuoto, impotenza e dolore senza limiti“.

Malore improvviso

La notizia della morte è arrivata come un fulmine a ciel sereno la mattina di giovedì 14 marzo: nella notte se ne era andato Marco Montagner. Il 34enne ha accusato un malore nella notte, e la moglie, accortasi che il marito non respirava più, ha allertato i soccorsi. All’arrivo dei sanitari del 118, però, per l’uomo non c’era già più nulla da fare. Probabilmente è stato colto da infarto, anche se pare non avesse alcuna patologia pregressa e godesse di buona salute.

Montagner lavorava come designer meccanico, ma la sua grande passione era lo sport. Tra i primi a esprimere dolore e sconcerto per la sua morte c’è stato il presidente dell’associazione che ogni anno organizza il Palio di Montebelluna, di cui Montagner era uno dei protagonisti: “Il Palio è una grande famiglia. La scomparsa di Marco Montagner lascia in tutti noi un senso di vuoto, impotenza e dolore senza limiti per una vita stroncata troppo presto. Perdiamo un amico, una persona generosa, un atleta di valore”.

I messaggi di cordoglio

Amici e conoscenti stanno riempiendo i social network di messaggi e pensieri per ricordare l’atleta scomparso. “Voglio ricordarti con un momento, quello relativo alla finale dei campionati italiani di società del 2013. Mentre ti avviavi ai blocchi di partenza, sorgendomi al di là della rete di recinzione, ti avvicinasti per dirmi: Raffaele, ti confido che questa sarà la mia ultima gara, grazie per tutte le opportunità che mi avete dato” si legge, o ancora “Un grande dolore ci affligge. Tutta la nostra contrada è vicina in questo momento così difficile alla moglie Monica e alla famiglia. Ci piace ricordarti così, col tuo grande sorriso la maglia arancio” si legge su una pagina.