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Ruby, morta la teste Imane Fadil. Berlusconi: "Mai conosciuta"

Imane Fadil

Imane Fadil, teste del processo Ruby, è stata avvelenata da "mix di sostanze radioattive". Silvio Berlusconi: "Non ho mai conosciuto questa persona".

Si infittisce il giallo sulla morte di Imane Fadil, testimone dell’accusa nei processi sul caso Ruby. La 34enne marocchina è morta il primo marzo 2019 all’Humanitas di Rozzano (Milano) dove era ricoverata da fine gennaio. Stando a quanto riferiscono i suoi legali, la giovane temeva di essere stata avvelenata. Ora si scopre che ad uccidere la modella sarebbe stato un “mix di sostanze radioattive”. Il primo commento sul caso da parte di Silvio Berlusconi.

Uccisa da un mix di sostanze radioattive

La procura di Milano ha aperto un’indagine per omicidio volontario. Imane Fadil è stata ricoverata il 29 gennaio 2019 ed il 26 febbraio i medici dell’Humanitas avevano disposto degli esami tossicologici, che sono giunti però solo il 6 marzo, cinque giorni dopo il decesso della 34enne marocchina.

Il Centro Antiveleni dell’Irccs Maugeri di Pavia ha rivelato che la modella, testimone chiave dell’accusa nei processi sul caso Ruby, era stata stata avvelenata da “mix di sostanze radioattive”, diverse però a quanto pare dal polonio (sostanza che ha ucciso Litvinenko).

In base a quanto ha appreso l’Ansa, però, l’Irccs ha tenuto a precisare che il centro “non identifica radionuclidi e non effettua misure di radioattività“. La consulenza invece riguardava “il dosaggio dei metalli“.

Disposta autopsia

La Procura di Milano, riporta Il Fatto Quotidiano, avrebbe riscontrato “più anomalie” nella cartella clinica di Imane Fadil, e per questo motivo “è stata disposta l’autopsia, che dovrebbe essere seguita a breve”.

Pare che ad avvisare la magistratura sia stato solo l’avvocato della 34enne, morta dopo “un mese di agonia”, in preda a forti dolori al ventre e per il presumibile “cedimento progressivo degli organi”. In una nota però l’Humanitas precisa: “Il 1 marzo scorso, l’Autorità Giudiziaria ha disposto il sequestro di tutta la documentazione clinica e della salma. Il 6 marzo, Humanitas ha avuto gli esiti tossicologici degli accertamenti richiesti, lo ha prontamente comunicato agli inquirenti“.

La Procura ha disposto inoltre il sequestro degli oggetti personali della modella, compreso il libro sul caso Ruby che Imane Fadil stava scrivendo.

Berlusconi: “Mi spiace”

Silvio Berlusconi non sembra che abbia molta voglia di parlare della vicenda. Intercettato da alcuni cronisti a Melfi (Potenza), il leader di Forza Italia si è limitato a precisare: “Spiace che muoia sempre qualcuno di giovane. – puntualizzando poi – Non ho mai conosciuto questa persona e non le ho mai parlato”.

“Quello che ho letto delle sue dichiarazioni – ha aggiunto infine l’ex premier – mi ha fatto sempre pensare che fossero tutte cose inventate e assurde”.