> > Bus dirottato, un ragazzo: "Autista urlava contro Salvini"

Bus dirottato, un ragazzo: "Autista urlava contro Salvini"

bambino bus

Un testimone, tra i sequestrati sull'autobus, racconta che l'autista ha urlato contro il governo e Salvini: colpevoli della morte delle figlie in mare

“Questo tizio ci ha detto di stare in silenzio appena saliti; poi ci ha comunicato che ci avrebbe legato, avevamo tutti paura e abbiamo pianto. Io ho capito costa stava succedendo perché ha fatto un altro giro rispetto al solito per tornare a scuola. Poi ha lanciato gasolio dappertutto, voleva vendicarsi delle sue figlie morte in mare uccidendo tutti noi. Ha urlato che era colpa del Governo e di Salvini” racconta uno dei dei bambini fuggiti dal bus dirottato e andato a fuoco a San Donato Milanese.

Il racconto di un testimone

“Ci ha legati con le fascette da elettricista ed è partito. Voleva vendicarsi delle sue figlie morte nel Mediterraneo e ammazzare noi. Aveva un coltello e una pistola con lui, oltre che due accendini. Un nostro compagno ha nascosto uno dei telefoni e ha chiamato i Carabinieri che, all’inizio pensavano fosse uno scherzo e hanno riattaccato. Poi ha chiamato suo padre e gli ha raccontato cosa stava succedendo”, racconta un bambino.

Colpa di Salvini

“Quando siamo arrivati a Milano ha buttato gasolio da tutte le parti, non voleva fermarsi e continuava a premere il clacson. Era furioso perché le sue tre figlie sono morte in mare e continuava a ripetere che la colpa era del governo, di Salvini” spiega ancora un giovane testimone. “Quando è arrivata la polizia, ci ha detto di abbassarci e ha rotto con un martello il vetro. Allora siamo usciti dall’autobus con l’aiuto dei professori. Dopodiché l’autobus è saltato in aria e ha preso fuoco con tutto quello che c’era dentro, sacche e telefoni”, conclude il ragazzino. Per fortuna e grazie al piccolo eroe che ha avvertito i Carabinieri, questo folle gesto non ha avuto conseguenze né feriti.