> > Marcello De Vito, chi è il grillino arrestato per corruzione

Marcello De Vito, chi è il grillino arrestato per corruzione

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In manette uno dei maggiori esponenti del Movimento 5 stelle capitolino, figura di riferimento per molti parlamentari e sentori.

Marcello De Vito, uno dei massimi esponenti del Movimento 5 Stelle romano, è stato arrestato all’alba di mercoledì 20 Marzo 2019 con l‘accusa di corruzione. Dovrà ora rispondere alle domande dei Pm Barbara Zunin e Luigia Spinelli, titolari delle indagini sulle presunte elargizioni concesse dal costruttore Luca Parnasi a De Vito. Soldi concessi in cambio della promessa di intercedere nei confronti dell’amministrazione guidata da Virginia Raggi per favorire il progetto di costruzione del nuovo stadio della Roma.

Chi è Marcello De Vito

De Vito, di professione avvocato, è uno dei maggiori esponenti del Movimento romano. Già candidato sindaco nel 2013, alle primarie dei 5 Stelle era uno dei nomi favoriti per ottenere la candidatura a sindaco, poi soffiatagli da Virginia Raggi. Una sconfitta da lui imputata ad un presunto dossieraggio condotto nei suoi confronti, che avrebbe finito con il favorire l’attuale inquilina di Palazzo Senatorio.

Nonostante la sconfitta però, De Vito riuscì a mantenere una notevole influenza tra le fila di Parlamentari e Senatori del Movimento. Una figura alla quale rivolgersi per l’organizzazione delle campagne elettorali, o per risolvere improvvise difficoltà di varia natura.

Un arresto che però rischia ora di comprometterne definitivamente la sua immagine. Le vicende portate alla luce dagli investigatori rischiano infatti di pesare come macigni sulla reputazione di una persona che nel 2012 si presentava ai propri elettori affermando come “L’impegno sociale rappresenta molto per me. Proprio come dice Beppe nei suoi comizi, credo che ognuno di noi debba dedicare una parte della propria vita agli altri, anche rischiando qualcosa a livello personale”.

L’indagine dei Carabinieri

L’indagine “Congiuntura Astrale”, ha portato i Carabinieri del Nucleo Investigativo romano ad indagare sulle condotte corruttive e il traffico di influenze illecite collegate alla realizzazione del nuovo stadio della Roma, oltre che alla costruzione di un albergo presso la ex stazione di Trastevere e la riqualificazione dell’area degli Ex mercati Generali in zona ostiense. Secondo le accuse, De Vito avrebbe – tramite l’intermediazione di un avvocato e un uomo d’affari – ricevuto somme di denaro da alcuni imprenditori, impegnandosi così a fargli ottenere i permessi per grosse operazioni immobiliari.

Nel Registro degli Indagati, oltre a De Vito, figurano anche i nomi di Claudio Toti e Pierluigi Toti. Accusati di aver promesso 110 mila Euro all’esponente grillino in cambio della sua intercessione per l’approvazione del progetto di riqualificazione degli ex Mercati Generali.