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Perché Ousseynou Sy voleva una strage?

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Vendicare i morti nel Mediterraneo. E' questa la motivazione che ha spinto l'autista senegalese ad architettare il folle piano.

Dalle prime indagini dei carabinieri, è emerso che Ousseynou Sy, il senegalese alla guida dell’autobus, stava preparando il suo attacco da giorni. La sua idea era proprio quella di sequestrare i 51 bambini sull’autobus per poi dare fuoco al mezzo con una tanica di benzina. Fortunatamente il piano criminale è stato sventato e i ragazzini hanno potuto riabbracciare i loro genitori dopo aver vissuto attimi di grande paura: “Da qui non esce vivo nessuno” aveva detto loro l’uomo. Poche ore dopo l’attacco, però, gli inquirenti dell’antiterrorismo avrebbero scoperto la presenza di un video-testamento che il senegalese aveva spedito ai parenti e agli amici nella terra d’origine.

Il motivo della follia

Durante i 40 minuti di viaggio compiuti dall’autobus, il senegalese aveva più volte spiegato ai ragazzi il motivo per cui li aveva ammanettati e minacciati con un coltello. Il suo obiettivo era “vendicare” i morti in mare, in particolare “i bambini sbranati dagli squali nel mar Mediterraneo”, morti per colpa di Salvini e Di Maio”. L’antiterrorismo ha comunque chiarito che il piano è nato prima dell’ultimo sbarco a Lampedusa della nave Mar Jonio e dell’attacco di Utrecht, che sono stati comunque la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Il video-testamento

Gli inquirenti avrebbero poi scoperto dell’esistenza di un video che il senegalese aveva registrato con il suo cellulare e spedito ad amici e parenti in Senegal. Nel filmato “Paolo” così come era conosciuto a Crema, spronava l’Africa a reagire recitando una sorta di manifesto con il quale spiegava la necessità di fermare l’immigrazione.