> > Volterra, assassino evade dal carcere: scatta la caccia all'uomo

Volterra, assassino evade dal carcere: scatta la caccia all'uomo

Volterra, assassino evade dal carcere: scatta la caccia all'uomo

Evaso il 58enne siciliano Gesualdo Sapienza. Aveva ricevuto un permesso per "gravi motivi familiari", non si è più ripresentato al penitenziario.

Sarebbe dovuto rientrare in prigione alle ore 11 di giovedì 21 marzo Gesualdo Sapienza, ma di lui il penitenziario Maria Grazie Giampiccolo di Volterra, in provincia di Pisa, non ha nessuna traccia. Il 58enne siciliano aveva ottenuto un permesso di uscita temporanea dal carcere per “gravi motivi familiari“. Gesualdo Sapienza risulta quindi latitante: per lui è scattata la denuncia per evasione. In carcere dal 2011, il 58enne stava scontando una pena di 14 anni e 8 mesi per omicidio volontario. Nel caso in cui non si ripresenti volontariamente al penitenziario Maria Grazie Giampiccolo, rischia un sensibile aumento della pena.

Non rientra in carcere: denuncia per evasione

Aveva ottenuto un permesso di necessità, che può concedere il magistrato di sorveglianza di fronte a particolari situazioni familiari del detenuto. Ieri non è rientrato, ma voglio subito precisare che questo tipo di permesso non è legato, in alcun modo, ai percorsi premiali che vengono concessi ai detenuti” ha dichiarato la direttrice del carcere Maria Grazie Giampiccolo di Volterra, come riporta La Nazione.

Gesualdo Sapienza si trovava in carcere per scontare una pena per omicidio volontario. Il 58enne ha ucciso per via di dissidi economici Carmelo Ferraro, un 35enne di Palagonia, nella provincia di Catania, che lavorava come operatore ecologico. L’uomo aveva fatto irruzione in casa di Gesualdo Sapienza e lo aveva minacciato con una spranga. Il 58enne ha reagito sparando tre colpi di fucile da caccia (detenuto illegalmente) su Carmelo Ferraro, che non è sopravvissuto. Il processo a riconosciuto Gesualdo Sapienza colpevole di omicidio volontario, pur riconoscendo l’attenuante di provocazione.

I precedenti di Gesualdo Sapienza

Prima di esser stato condannato nel 2011 per omicidio volontario, Gesualdo Sapienza era già noto alle forze dell’ordine per diversi crimini. Nel 1981 faceva parte di una gang criminale che durante una tentata rapina, assalì un pullman di linea, uccidendo l’autista del bus e un avvocato a bordo del mezzo. Fu proprio Gesualdo Sapienza a essere identificato come l’esecutore materiale del duplice omicidio e condannato a 28 anni di reclusione in primo grado. Nel 1996 riuscì invece a evadere dal carcere di Perugia, sempre durante un permesso. Riportato dietro le sbarre dalle forze dell’ordine, nel 2002 era stato rimesso in libertà dal tribunale de L’Aquila e affidato ai servizi sociali. Nel luglio del 2005 è stato nuovamente arrestato dalla polizia per una rapina a un supermercato di Caltagirone. È tornato in libertà il 29 settembre 2006. Cinque anni dopo, il nuovo reato.