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Incendio nella nuova tendopoli di San Ferdinando: un morto

Migranti, incendio San Ferdinando

Il rogo è divampato in una tenda sei posti, all'interno della quale si trovavano diversi cavi elettrici. Nessun'altra tenda è andata distrutta.

È l’ennesimo lutto a San Ferdinando, dove un incendio è scoppiato nella nuova tendopoli in provincia di Reggio Calabria. Secondo quanto si apprende da Tgcom24, l’incendio è divampato all’interno di una tenda che ospita sei migranti. Nell’abitazione di fortuna c’erano diversi cavi elettrici che, probabilmente, sono all’origine del rogo. Immediato l’intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno spento le fiamme prima che si propagassero oltre la tenda. Nessun’altra abitazione è andata distrutta.

Incendio tendopoli

La nuova tendopoli

Il complesso, precedentemente gestito dal Comune e ora in mano alla Caritas, ospita gli 840 migranti che, da poche settimane, hanno dovuto abbandonare la precedente baraccopoli, sgomberata proprio a causa dei roghi che in un anno hanno ucciso tre persone. L’ultima vittima è Moussa Ba, il 29enne senegalese che ha perso la vita il 16 febbraio. In quell’occasione, 15 baracche sono andate distrutte.

La tendopoli di San Ferdinando è stata realizzata dalle squadre della Protezione Civile ed è attrezzata con servizi igienici e sanitari, oltre ad essere vigilata dalle forze dell’ordine. All’inizio di marzo, le autorità ne hanno disposto l’ampliamento, per consentire l’accoglienza di una parte dei migranti stanziati nella baraccopoli sorta a poca distanza e abbattuta il 7 marzo 2019. Il complesso era costituito da baracche fatiscenti, realizzate con materiali quali lamiere, plastica e cartone. Durante i mesi invernali, dedicati alla raccolta degli agrumi nei campi della Calabria, è arrivato a ospitare fino a 3mila persone.