Nella tarda mattinata di oggi, sabato 23 marzo, le associazioni di estrema destra si sono ritrovate per un “pellegrinaggio” celebrativo della fondazione dei Fasci di Combattimento, avvenuta proprio a Milano il 23 marzo 1919, in piazza San Sepolcro. Tra i manifestanti, vi erano esponenti di Lealtà Azione, Forza Nuova e Fronte Veneto Skinhead, i quali si sono però palesati verso le 13, dopo aver atteso l’uscita degli antifascisti, che nelle ore precedenti avevano effettuato un presidio contro la manifestazione della destra. I militanti – tutti in bomber nero e divisi in”squadre” – si sono riuniti davanti alla cripta fatta erigere da Mussolini e hanno letto i nomi dei “camerati caduti”, sventolando i vessilli della “Repubblica di Salò“.
La manifestazione antifascista
Di prima mattina invece, il Monumentale è stato presidiato da cinquecento antifascisti nella contro protesta organizzata da Anpi, dalle associazioni di sinistra e dal Partito Democratico. “Oggi nel centenario della nascita dei fasci, in concomitanza con dichiarazioni anacronistiche arrivate perfino dal Presidente del Parlamento europeo Tajani, c’è bisogno di ribadire che il fascismo è stato un regime senza alcun merito. E perché le leggi razziali e la guerra furono parte di uno stesso criminale disegno di intolleranza e violenza insito nel fascismo, e per nulla una deviazione, allora di fronte alle nuove odierne minacce, ai nuovi focolai di odio e razzismo, c’è bisogno di resistere”, dice alla testa del corteo Silvia Roggiani, segretario metropolitano del Pd. “Agli indifferenti, a chi pensa che sia solo innocuo folklore, voglio dire che dobbiamo svegliarci perché i fascisti stanno rialzando la testa. Ecco perché la nostra presenza oggi al Cimitero Monumentale è necessaria: per ogni canzone squadrista ci sarà – ha concluso – sempre un coro di voci più forte che risuona Bella ciao”. “La nostra amministrazione – ha spiegato l’assessore Pierfrancesco Majorino – è al fianco di associazioni e movimenti che si battono contro ogni forma di fascismo vecchio e nuovo. A Milano non passerete. Ora e sempre resistenza”.