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Stupro Circum, la vittima "Lasciatemi in pace, me ne andrò da Portici"

Stupro stazione circumvesuviana, tre fermi

Rompe il silenzio la 24enne vittima dello stupro della Circumvesuviana: "Solo io so cosa significa quello che ho subito, lasciatemi in pace".

Dopo la scarcerazione del 18enne Alessandro Sbrescia, la 24enne vittima dello stupro avvenuto in un ascensore della stazione della Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano rompe il silenzio. “Voglio essere lasciata in pace” dichiara. Lo stesso giorno della scarcerazione di uno dei tre indagati, la 24enne di Portici è stata ascoltata per più di cinque ore dagli psicologi del Centro Antiviolenza. “Devo recuperare la mia tranquillità” ha aggiunto la giovane.

Le parole della vittima: “Lasciatemi in pace”

Solo io so cosa significa quello che ho subito e non c’è nulla che mi possa far rimuovere. Quello che è successo l’ho già raccontato, ora non mi interessa cosa decideranno i giudici, come andrà il processo: voglio essere lasciata in pace, devo recuperare la mia tranquillità. Se sarà necessario, andrò via da Portici” ha dichiarato la 24enne, come riporta Fanpage. Sono ferme le parole della 24enne, che lo scorso 5 marzo ha sporto denuncia nei confronti di tre ragazzi, che l’hanno aggredita e violentata.

La rabbia del padre della vittima

Anche il padre della giovane ha rotto il silenzio dopo la decisione del Riesame di scarcerare il più giovane dei tre indagati: il 18enne Alessandro Sbrescia. Alterato per la decisione ha diffuso, tramite il proprio legale Maurizio Capozzo, la sua rassegnazione: “Sono arrabbiato. Se potessi tornare indietro non so se spingerei di nuovo mia figlia a denunciare” ha dichiarato. Entro il 27 marzo il Riesame deciderà anche quale sarà il destino degli altri due indagati: i 19enni Raffaele Borrelli e Antonio Cozzolino: anche per loro potrebbe essere prevista la scarcerazione.