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Mariano Comense, incendio in una discarica: nube di fumo

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Grave incendio in una discarica a Mariano Comense. L'impianto avrebbe dovuto chiudere a fine marzo.

Un vasto incendio è divampato nel primo pomeriggio in una discarica a Mariano Comense, in provincia di Como. Nell’impianto erano in corso gli ultimi conferimenti prima della chiusura, prevista per fine mese. Le fiamme sarebbero probabilmente partite da una ruspa e avrebbero interessato la montagna di rifiuti. La colonna di fumo che si è sviluppata era altissima e visibile a chilometri di distanza. Sul posto sono subito intervenuti i vigili del fuoco che hanno fatto sapere che “le operazioni di spegnimento potrebbero protrarsi per diverse ore” anche a causa del forte vento alzatosi nel tardo pomeriggio di lunedì 25 marzo. Attivata anche la squadra d’emergenza di Arpa Lombardia.

Le parole di Legambiente

Su Facebook, Legambiente Lombardia ha fatto sapere che il vento starebbe complicando le operazioni di spegnimento e provocando gravissimi danni all’ambiente a causa del propagarsi delle fiamme. “E’ preoccupante la situazione a Mariano Comense dopo l’incendio nella discarica – si legge -. Il forte vento di queste ore sta propagando il fumo rendendo l’aria irrespirabile. Un danno enorme per la salute dei cittadini e per l’ambiente. Chiediamo a gran voce la chiusura delle discariche obsolete, insicure, ai confini di aree abitate”. Sulle cause dell’incendio non ci sono ancora notizie certe: “Le cause sono ancora in fase di accertamento, ma questa discarica (che avrebbe dovuto chiudere il 31 marzo) aveva già subito due incendi in meno di una settimana nel 2018″.

Cause accidentali

Il sindaco di Mariano Comense, Giovanni Marchisio, in una nota pubblicata anche sui social, ha invitato i residenti a tenere chiuse le finestre. Secondo i primi accertamenti, l’incendio sarebbe attribuibile a cause accidentali. Sul posto è giunto anche il Gruppo specialistico contaminazione atmosferica dell’Arpa, che si sta occupando di installare un campionatore ad alto volume per il monitoraggio di microinquinanti. Il primo campione verrà prelevato e inviato al laboratorio Arpa nella mattinata di martedì, quando potrà anche essere valutata l’eventuale necessità di proseguire il monitoraggio.