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Uruguay: ok ad estradizione del boss della 'ndrangheta Rocco Morabito

Rocco Morabito

Il tribunale penale di Appello dell'Uruguay conferma l'estradizione in Italia di Rocco Morabito, considerato per anni "il re milanese della cocaina".

A poco più di un anno dall’arresto, l’Uruguay ha detto sì all’estradizione in Italia di Rocco Morabito, boss della ‘ndrangheta calabrese. L’uomo, detto ‘u tamunga (storpiatura del nome del fuoristrada tedesco Dkw Munga), era stato inserito nel 1995 nell’elenco dei latitanti più pericolosi d’Italia. Dopo 23 anni in fuga, Morabito fu arrestato il 4 settembre 2017 a Montevideo.

Morabito presto in Italia

A diffondere la notizia dell’estradizione è stata l’Ansa che cita una “fonte a conoscenza dei fatti”. L’agenzia di stampa spiega come la decisione sia stata presa dal tribunale penale di Appello dell’Uruguay. Rocco Morabito attraverso i suoi legali sta cercando però di evitare il ritorno in Italia, ed in base al portale uruguaiano Subrayado non è quindi escluso il possibile estremo ricorso alla Corte Suprema.

Il pluripregiudicato è stato considerato per molti anni “il re milanese della cocaina”, anche se originario di Africo, in provincia di Reggio Calabria. Morabito nel nostro Paese deve scontare una condanna a 30 anni di carcere per associazione mafiosa e traffico di droga. In base alla scheda dell’Interpol, Rocco Morabito è accusato di aver fatto parte tra il 1988 e il 1994 di un’organizzazione criminale coinvolta in un traffico internazionale di stupefacenti.

L’arresto

L’uomo viveva da anni sotto il falso nome di Francisco Capeletto, identità brasiliana che gli aveva permesso di ottenere una carta d’identità uruguayana. L’arresto è avvenuto solo dopo che l’uomo per errore ha iscritto una figlia a scuola con il suo vero nome.