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Roma, continui rapporti con asina al parco: fermato pastore

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La zooerastia è un fenomeno che porta ad avere rapporti con animali: è quanto accaduto al parco Caffarella di Roma

La zooerastia (o zoofila erotica) è la perversione dell’istinto sessuale che porta ad avere rapporti con animali. E’ un fenomeno che lascia sempre increduli e pieni di indignazione, ma esiste. Ed è quanto sarebbe accaduto nel parco della Caffarella a Roma.

Un pastore avrebbe avuto una serie di rapporti con una povera asina che teneva legata giorno e notte ad un palo con una corda molto corta. La denuncia arriva dall’Associazione Animalisti Italiani Onlus e dai cittadini.

Stando a quanto riportato dal sito ilmattino.it, le prime segnalazioni degli abusi sono avvenute il 25 Gennaio 2019 quando una donna, che portava a spasso il cane all’interno del parco, ha visto la scena: “Non credevo ai miei occhi”. Nei giorni seguenti il fatto si è ripetuto: il pastore abusava dell’animale anche davanti ai bambini che erano soliti frequentare la zona verde.

Le condizioni dell’animale sono critiche

Sono quindi subito scattate le opportune verifiche da parte degli operatori dell’Associazione Animalisti che con appostamenti e riprese video hanno colto l’uomo sul fatto, denunciando tutto ai carabinieri della stazione Tuscolana. “Le condizioni dell’animale sono davvero critiche – dice il vicepresidente di Animalisti Italiani Onlus, Pier Paolo Cirillo – legato con una corda cortissima ad un palo. Per non parlare delle violenze a cui è sottoposto da tempo”.

Cirillo continua dicendo che, in base a delle segnalazioni dei cittadini residenti nella zona, la persona oltre all’asina ha anche delle pecore e vende al dettaglio dei prodotti caseari. “Questi animali vengono tenuti abusivamente nel parco, abbiamo quindi chiesto anche accertamenti sulle condizioni igienico-sanitarie dei capi di bestiame” conclude poi il vicepresidente.

Intanto le forze dell’ordine che indagano sulla vicenda hanno convocato in caserma il pastore “per procedere contro di lui per il reato di maltrattamento grave”.