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Genitori in sciopero per la mensa: bimba mangia da sola nell'atrio

carne di maiale mensa scuola

In una scuola primaria di Pescara sono dovuti intervenire i carabinieri per permettere ad una alunna di consumare il pasto portato da casa.

A Pescara una bambina di una scuola primaria è stata costretta a mangiare da sola, nell’atrio, perché i genitori avevano aderito allo sciopero promosso da “Noi a mensa”. La mamma ha chiamato i carabinieri e il presidente del comitato Claudio Cretarola assicura alla famiglia della bambina “appoggio morale e legale”.

Protesta contro il servizio mensa

“Il Comune, completamente al di fuori dei propri ambiti normativi, aveva intimato di non consentire il consumo dei pasti domestici a chi scioperava, nonostante il pasto domestico sia normalmente consumato da chi ha rinunciato al servizio. Alcuni dirigenti hanno obbedito, altri hanno consentito di fatto l’accesso” informa su Facebook la Rete Commissioni Mensa Nazionale.

Il 5 aprile 2019 infatti il comitato “Noi a mensa Pescara” ha indetto uno sciopero per protestare contro il servizio delle mense scolastiche, chiedendo ai genitori degli alunni di aderire mettendo l’assenza su Ecivis e facendo portare al figlio il pasto da casa.

Purtroppo in una scuola è accaduto uno spiacevole episodio. La dirigenza della scuola primaria dell’istituto Piano T in via Carlo Alberto dalla Chiesa ha impedito infatti ad una bambina di consumare all’interno della scuola il pasto da casa.

bimba nell'atrio

La piccola non è potuta entrare a mensa ed è stata fatta attendere nell’atrio, in attesa dell’arrivo della mamma convocata dalla dirigenza. Questa però si è rivolta ai carabinieri, intervenuti presso l’istituto registrando quanto accaduto.

La posizione del comitato

Sul posto anche Claudio Cretarola, presidente del comitato “Noi a mensa”, il quale racconta che alla fine la bambina è riuscita a consumare il suo pasto ma nell’atrio, e poi ha potuto riprendere le lezioni. Lo sciopero bianco sembra comunque aver avuto un discreto successo. A Il Centro Cretarola rivela che sono stati “circa 200 gli alunni che hanno lasciato le scuole della città per aderire alla protesta contro il servizio mensa”.

I genitori si sono infatti visti costretti a riprendere i figli perché il Comune di Pescara aveva vietato ai dirigenti di far consumare a scuola il pasto da casa. Nonostante questo, diversi bambini sono riusciti a mangiare a mensa. “Purtroppo c’è stato l’episodio della bimba di Piano T che avremmo evitato volentieri”. Cretarola annuncia quindi “l’appoggio morale e legale” alla mamma che ha aderito alla sciopero e si e ritrovata la figlia a mangiare da sola, separata dai compagni di classe.