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Circumvesuviana, i video smentiscono la ragazza: "Nessuno stupro"

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Novità sul caso dello stupro sulla Circumvesuviana. La ragazza si sarebbe inventata tutto. I video confermano l'ipotesi dei giudici.

I tre giovani arrestati per lo stupro alla stazione della Circumvesuviana sono stati scarcerati. Il Riesame ha analizzato le immagini delle telecamere di sorveglianza e non ha trovato corrispondenza tra i fatti e la versione della vittima. Dai video si vede la giovane, che, in compagnia dei tre ragazzi, ride, scherza e fuma prima di cercare di appartarsi nel famigerato ascensore guasto. I quattro avrebbero consumato dei rapporti per poi uscire sereni dall’ascensore e intrattenersi sulla banchina. Un storia completamente diversa da quella raccontata dalla giovane, motivo per il quale i tre sono stati scarcerati. E’ emerso inoltre che la 24enne era in cura presso un psicologo, che non ha però consegnato la cartella clinica.

Il contenuto dei video

La giovane era da tempo in cura presso un centro di salute mentale per combattere l’anoressia che l’aveva portata a pesare 28 chili e le sarebbe inoltre stato certificato un bipolarismo. Tutto ciò non ha fatto altro che confermare l’inattendibilità della 24enne, che secondo i giudici si sarebbe inventata tutto. Il contenuto dei video esaminati dalle forze dell’ordine racconta infatti tutta un’altra storia. La giovane aveva dichiarato di essere stata “spinta all’interno dell’ascensore“. Come riportato da TgCom24, però, le immagini mostrano chiaramente la ragazza entrare autonomamente in compagnia dei tre. Anche il sesso, filmato, non è “violento” come raccontato dalla ragazza.

I giudici: “Nessuno stupro”

“Gli indagati escono insieme alla ragazza perfettamente ricomposta nel vestiario con il cellulare in mano, in condizioni di apparente tranquillità. La giovane si intrattiene con un paio di loro, poi scende per le scale con assoluta normalità” hanno scritto i giudici. Pare che a quel punto la 24enne abbia chiamato la madre, senza fare alcuna allusione allo stupro, per comunicarle l’orario di partenza del treno. Solo pochi minuti dopo sarebbe scoppiata a piangere attirando l’attenzione di un passante, la prima persona a cui avrebbe raccontato della violenza.