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Caserta, bimbi dell'asilo colpiti anche sui genitali: suore condannate

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Condannate a due anni quattro religiose di un'istituto paritario di San Marcellino. A rivolgersi alle forze dell'ordine alcune mamme preoccupate.

E’ stata emessa la sentenza nei confronti di tre suore e della loro madre superiora accusate di maltrattamenti su minori e intralcio alla giustizia. Le quattro religiose prestavano servizio presso una scuola materna di San Marcellino, in provincia di Caserta, sospese da giugno 2018, dopo i racconti di alcuni bambini.

I maltrattamenti

La vicenda è emersa nel 2018, quando alcuni genitori di bimbi che frequentavano l’Istituto paritario Santa Teresa del Bambin Gesù, gestito dalle Suore degli Angeli, si sono rivolti alle forze dell’ordine. Le mamme avevano raccontato che i loro figli non andavano più volentieri a scuola, ed avevano anche cambiato umore.

Nell’istituto sono state quindi piazzate alcune telecamere nascoste, come riporta Fanpage.it. I video e le intercettazioni ambientali hanno evidenziato a quel punto episodi di maltrattamento soprattutto nei confronti di cinque bimbi, di un’età compresa tra i tre ed i cinque anni. In un periodo tra aprile e maggio 2018 sarebbero stati registrati infatti schiaffi sulla testa e tirate di capelli da parte delle tre suore, di origine filippina, ai danni dei piccoli alunni.

I bimbi più irrequieti pare che venissero chiusi per punizione in una stanza buia mentre altri venivano obbligati a mangiare anche il cibo caduto per terra, se facevano i capricci. Alcuni genitori avrebbero poi raccontato che i loro figli erano tornati a casa con i genitali arrossati: i bambini avrebbero sostenuto difatti di aver ricevuto schiaffi nelle parti intime dalle tre suore.

La condanna

A finire a processo anche la madre superiora, italiana, con l’accusa di aver tentato di comprare il silenzio di una mamma con del denaro, dunque per intralcio alla giustizia. Al termine di un processo con rito abbreviato, le quattro religiose sono state condannate a due anni di carcere per maltrattamenti su minori, pena più lieve rispetto a quella richiesta dal pubblico ministero.