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Conigli in gabbia: una crudeltà a cui si può mettere fine

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Animal Equality torna a battersi per il benessere degli animali. Nei giorni scorsi ha diffuso un video che denuncia la crudeltà a essi inferta.

Animal Equality ha diffuso una nuova investigazione nei 12 stati membri: nel video diffuso in rete si vede chiaramente la crudeltà degli allevamenti in gabbia per i conigli. Sono ormai 145 le associazioni sparse per tutto il continente europeo che chiedono l’eliminazione di queste gabbie.

Animal Equality: l’investigazione

CIWF ha condotto una ricerca prendendo in esame tre allevamenti di conigli italiani. Le immagini raccolte mostrano ancora una volta le condizioni nelle quali sono costretti a vivere gli animali. Le gabbie risultano sporche, strette e non accoglienti. Gli animali sono stipati e costretti ad occupare uno spazio di superficie pari ad un foglio A4. La loro alimentazione è insufficiente a garantirgli una vita dignitosa e le loro zampe poggiano su fili metallici che causano ferite dolorose. La sofferenza provata da questi animali è sottolineata anche dal fatto che non possono correre, saltare o esprimere comportamenti naturali.

Le gabbie arricchite che vengono utilizzate in questi allevamenti sono chiamate “benessere”: si tratta di gabbie di batteria in cui una parte del pavimento è in plastica. Sono state sviluppate nel tentativo di migliorare le condizioni dei conigli, ma il risultato ottenuto non è sufficiente per garantire il raggiungimento di standard minimi di benessere. Gli spazi, infatti, sono ancora limitati e sul pavimento è presente ancora il filo metallico.

Animal Equality e Ciwf: il video

Il video lanciato sul web dalle associazioni contiene immagini raccolte negli allevamenti dei diversi stati membri. Queste ultime rappresentano la conferma della crudeltà inferta agli animali costretti a vivere in queste gabbie. Infatti, in tutto il continente europeo si allevano ogni anno circa 120 milioni di conigli e il 94% di essi vive nelle gabbie.

End the Cage Age” è la nuova iniziativa europea che si pone l’obbiettivo di eliminare le gabbie dove gli animali non possono vivere dignitosamente. Attualmente il progetto è sostenuto da 145 organizzazioni. In Italia hanno aderito all’iniziativa Animal Law, Animal aid, Animal Equality, CIWF Italia Onlus, Lega Nazionale Difesa del Cane, Legambiente, Amici della Terra, Il Fatto Alimentare, Terra Nuova, Confconsumatori, Lega per l’abolizione della caccia, Jane Goodall Institute, Terra! Onlus, Animalisti Italiani, ENPA, LAV, Partito animalista, LEIDAA, OIPA, Lumen, Slow Food.

La legislazione europea

L’iniziativa europea di abolizione delle gabbie ha già raccolto 750 mila firme, ma l’obbiettivo è ancora lontano. Si spera di raggiungere almeno il milione di firme convalidate affinché la Commissione Europea prenda in considerazione la possibilità di legiferare. Nel marzo 2017, infatti, il Parlamento europeo aveva già votato una risoluzione in favore della graduale dismissione delle gabbie per i conigli. Un ponte di collegamento tra le istituzioni e le richieste promosse dai cittadini. Anche il Ministro della Salute Giulia Grillo ha dichiarato il suo sostegno all’iniziativa europea lo scorso ottobre. In tutta l’Unione Europea sono oltre 300 milioni gli animali allevati in gabbia ogni anno. In Italia i conigli allevati a scopo alimentare ogni anno sono circa 21 milioni, mentre sono circa un milione quelli di affezione. Portare a casa questa riforma è importante.