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'Un Giorno in Pretura': "No accanimento verso la famiglia Ciontoli"

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"Siamo assolutamente in disaccordo con questo accanimento mediatico", queste le parole utilizzate dalla giornalista Roberta Petrelluzzi.

Ancora polemiche sul caso riguardante l’omicidio di Marco Vannini. La tragedia avvenuta in quel di Ladispoli, nella provincia di Roma, sta, infatti, facendo parlare e discutere tantissime persone in tutta la nostra penisola. Il caso è diventato di risonanza nazionale e sta crescendo sempre di più l’accanimento nei confronti della famiglia colpevole.

A questo proposito, Roberta Petrelluzzi, famosa conduttrice della trasmissione in onda su Rai Tre, ‘Un giorno in Pretura’, ha voluto dire la sua prendendo le difese della fidanzata della vittima, Martina Ciontoli. Questo è il contenuto di un post su Facebook pubblicato sulla pagina ufficiale del programma televisivo:

Cara Martina Ciontoli,
ti vogliamo far sapere che siamo assolutamente in disaccordo con questo accanimento mediatico che, non si capisce perché, vorrebbe la vostra morte civile.
E’ un segno dei miseri tempi che stiamo vivendo, dove l’odio e il rancore prendono il sopravvento su qualsiasi altro sentimento.
Ci auguriamo che il nostro lavoro riesca a riportare la tragedia vissuta (perché tragedia è) alle sue reali dimensioni.

Roberta Petrelluzzi

Sotto lo sfogo della giornalista sui social network, è voluta intervenire anche la famosa opinionista e scrittrice Selvaggia Lucarelli. La famosissima blogger ha, infatti, sostenuto la Petrelluzzi e la sua causa: “Il coraggio di dire cose scomode e coraggiose, mentre gli altri invocano la forca”, questo il suo commento.

Il caso

Il 17 maggio 2015 Marco Vannini si trovava presso l’abitazione della sua ragazza, Martina Ciontoli. Insieme hanno mangiato con tutta la famiglia di lei. La ricostruzione degli eventi è ancora incerta. I soli avvenimenti di cui si ha certezza sono la morte del ragazzo per mano del padre della fidanzata, Antonio Ciontoli. L’uomo avrebbe, infatti, sparato con la sua pistola un colpo ferendolo gravemente.

Una volta giunti in ospedale, però, era troppo tardi: Marco non si è salvato. Attraverso alcune minuziose ed attente perizie da parte dei sanitari si è scoperto che la vittima poteva essere salvata se fosse stata portata in pronto soccorso più velocemente. Infatti, sarebbero passate diverse ore dal momento in cui Ciontoli ha colpito il giovane all’arrivo in ospedale.