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Raduno dei fascisti a Predappio: dopo la bufera la Rai si scusa

Fascisti

Il 28 aprile una folla di 300 persone ha sfilato per commemorare la morte di Mussolini: il video è andato in onda sul Tgr bolognese.

Domenica sera verso le 19.30 sul Tgr dell’Emilia Romagna è andato in onda un servizio relativo alla commemorazione di Benito Mussolini. I contenuti facevano riferimento ad una presunta par condicio tra neofascismo e antifascismo. Una nota di Viale Mazzini, però, intende sottolineare che la direzione del telegiornale ha preso le distanze da quello che è avvenuto a Predappio.

Il raduno di fascisti a Predappio

Per commemorare il 74esimo anno dalla morte del dittatore italiano Benito Mussolini, una folla si è riunita a Predappio, in provincia di Forlì-Cesena. Domenica 28 aprile un corteo formato da circa trecento persone ha sfilato in silenzio tra bandiere tricolore e camicie nere: sono partiti da piazza Sant’Antonio a Predappio e sono arrivati fino al cimitero di San Cassiano, dove si trova la cripta del duce. Tutti insieme, infine, hanno recitato una preghiera: “Mio Duce, da lassù continua ad amare e a proteggere il tuo popolo. Sarai nell’eternità un angelo valoroso dall’animo buono. E noi saremo i tuoi profeti, le tue camicie nere, capaci di trasmettere il nostro credo ai nostri figli”.

I commenti al servizio

L’edizione serale del Tgr bolognese ha mandato in onda un servizio sul raduno fascista di Predappio. Subito si sono scatenate polemiche. “I suoi contenuti non corrispondono alla linea editoriale” ha precisato il direttore Alessandro Casarin. Il telegiornale, infatti, si basa sul principio di un’informazione equilibrata, sul contraddittorio in tutti i servizi, da quelli di politica a quelli di cronaca. Questo è ciò che il direttore Casarin ha illustrato alle varie edizioni del Tgr. “Sono in corso le valutazioni del caso”, precisa il direttore d’intesa con l’azienda.

Anche il comitato di redazione del Tgr dell’Emilia Romagna ha preso posizione sull’accaduto: “Il servizio servizio pubblico della Rai trova il suo fondamento nel contratto di servizio, che è strettamente ancorato alla Costituzione italiana, antifascista e antirazzista”. Non è quindi ammissibile che vada in onda un servizio legato a questa cornice di neofascismo e antifascismo. Infine, la sede della Regione prende le distanze dai contenuti della celebrazione di Predappio. Nel comunicato diffuso dal Tgr viene precisato, inoltre, che la scelta dei contenuti da mandare in onda è affidata al caporedattore della sede bolognese.

La denuncia

Il primo a denunciare il servizio è stato Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza della Rai e deputato del Partito Democratico. Dopo aver pubblicato sul suo profilo Facebook il video del servizio dell’edizione del Tgr delle 19.30, ha commentato: “Due minuti di interviste e immagini, con tanto di saluti romani, sulla manifestazione fascista di Predappio per l’anniversario della morte di Mussolini. L’amministratore delegato Salini spieghi se questa è la nuova informazione Rai. Chi ha deciso di mettere in onda quel servizio? Chi non ha controllato? Il direttore Casarin sia chiamato a risponderne”.