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Concerto del primo maggio, ci sarà anche Ilaria Cucchi

Ilaria Cucchi primo maggio

A poche ore dal Concertone, si scatenano le polemiche per la scarsa presenza femminile tra gli artisti.

Ci sarà anche Ilaria Cucchi al tradizionale concerto del primo maggio, in occasione della festa dei lavoratori. Lo ha annunciato Massimo Bonelli, direttore artistico del Concertone, si apprende da Repubblica. Durante la conferenza stampa ha dichiarato che la sorella di Stefano salirà sul palco per condividere con il pubblico “l’aspetto più umano della triste vicenda che ha colpito la sua famiglia”. L’intervento di Ilaria anticipa la messa in onda, prevista per il 23 maggio, di Stefano Cucchi – La seconda verità, uno speciale televisivo sui più recenti sviluppi del noto caso di cronaca.

La scaletta

Tra gli ospiti del concerto del primo maggio ci sarà anche Mara Venier, ha continuato Bonelli. La conduttrice “ci ha detto che salirà sul palco, anche se non ha svelato esattamente cosa farà. Secondo quanto si apprende dal Post, l’evento avrà inizio alle ore 15, con l’anteprima, in piazza di Porta San Giovanni in Laterano a Roma. La prima parte del concerto vero e proprio si aprirà alle 16, per poi proseguire con gli eventi principali, dalle 20 alle 21, e infine la sezione conclusiva, fino alla mezzanotte. L’intero Concertone verrà trasmesso in diretta su Rai3 e RaiRadio2. Tra i cantanti che si alterneranno sul palco si segnalano Rancore, gli Ex Otago, Anastasio, gli Zen Circus, Ghemon, Daniele Silvestri, Subsonica, Ghali, Motta e i Negrita. Ci sarà anche Noel Gallagher, ex cantante degli Oasis, con i suoi High Flying Birds.

Le polemiche: “Poche donne al Concertone”

Proprio la scaletta a netta predominanza maschile ha scatenato le polemiche a poche ore dall’inizio del concerto. “Contare le donne nella lista di un concerto mi sembra davvero assurdo“, è la replica della presentatrice Ambra durante la conferenza stampa, si legge su Repubblica. “Dare al mondo della musica la sensazione che pur di realizzare il 50 e 50 ci si può infilare dentro chiunque, è davvero il colmo. Se vogliamo parlare di donne, parliamo di parità salariale, della difficoltà di fare un figlio e mantenere il proprio posto: queste mi sembrano questioni serie. E del resto ci sono dei numeri che parlano. Su mille giovani artisti iscritti al Contest del primo maggio si sono presentate 90 donne. Più del 90% sono uomini, questa è la fotografia della realtà. Ma è una realtà che c’era prima: il primo maggio è l’ultimo anello di una catena produttiva, non è certo responsabile di quello che purtroppo ancora non succede nella discografia”.