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E' morta Caterina Bottacin, stroncata da un tumore in un mese

caterina bottacin

Le avevano diagnosticato una neoplasia al cervello in fase avanzata. Caterina è morta nel giro di un mese.

Bella, solare e piena di vita: è questo il ricordo che in molti hanno di Caterina Bottacin, la mamma 43enne stroncata da un tumore nel giro di un mese. La donna era molto conosciuta sia a Maerne, dove abitava con la famiglia, che a Salzano, in provincia di Venezia, suo paese di origine. Entrambe le comunità sono incredule e sotto choc per quanto accaduto. Il destino è stato infatti estremamente duro con Caterina, che non ha nemmeno avuto il tempo di lottare. Disperato il marito, con cui faceva coppia da 22 anni e che ora dovrà crescere da solo la figlia Jennifer, di 8 anni. Caterina aveva iniziato lavorando come sarta, ma aveva poi lasciato la professione per affiancare il marito che ha una vetreria artistica. Oltre al compagno e alla figlia, lascia la mamma e tre fratelli.

Una vita tranquilla

Caterina e Omar lavoravano insieme nella vetreria artistica di proprietà di lui a Spinea. La donna seguiva i reparti montaggio, fornitura e qualità. Conduceva una vita sana, andava in palestra, era attenta all’alimentazione e metteva al centro del suo mondo la figlia, il marito e le amicizie, frequentando anche la parrocchia. A turbare la quiete della sua vita ci ha pensato però un brutto male: la donna si era recata in ospedale a causa di un forte mal di testa e le analisi aveva evidenziato una neoplasia al cervello in fase avanzata. Si trattava di una forma molto aggressiva, partita forse da un polmone. Caterina non ha nemmeno avuto il tempo di iniziare le terapie, è entrata in coma e domenica 28 aprile ne è stata dichiarata la morte cerebrale. I macchinari sono stati staccati nella giornata di lunedì.

Lo strazio del marito

“Era amore allo stato puro” la piange il marito che l’ha assistita fino all’ultimo. Proprio a lui stanno arrivando numerosissimi messaggi di cordoglio a testimonianza del fatto che la donna era amata e benvoluta da tutti. “Metteva sempre gli altri davanti a sè. Purtroppo il male ce l’ha strappata come un fulmine”. La data dei funerali non è ancora stata fissata perché sulla salma è stata disposta l’autopsia con l’obiettivo di capire meglio la natura del tumore che ha sorpreso i medici stessi per la rapidità con cui si è evoluto.