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Manduria, i ragazzi della baby gang: "Siamo dispiaciuti e provati"

Manduria, interrogatori ragazzi

Uno degli aggressori, di 22 anni, ha ammesso di aver partecipato a un'incursione ma ha negato di aver preso parte alla violenza.

Continuano gli interrogatori degli otto ragazzi accusati di aver aggredito e torturato Antonio Stano, il 66enne di Manduria morto dopo tre interventi chirurgici e numerosi episodi di violenza. Secondo quanto si apprende dall’Ansa e da Open Online, alcuni di loro si sono definiti “dispiaciuti e provati“. Al momento la polizia ha interrogato due degli imputati maggiorenni e quattro dei minorenni, nel complesso delle indagini preliminari condotte dai gip Rita Romano e Paola Morelli. Per tutti loro, le accuse vanno dalla tortura (con l’aggravante della crudeltà), al sequestro di persona, fino alla violazione di domicilio con danneggiamento.

Gli interrogatori

Nel corso degli interrogatori, il più grande degli imputati, di 22 anni, ha ammesso la propria partecipazione a un episodio di violenza contro il pensionato di Manduria. Il ragazzo avrebbe preso parte a una sola “incursione” nella sua abitazione, come confermano anche alcune delle immagini in possesso degli inquirenti. Continua a negare, tuttavia, di aver avuto alcun ruolo attivo nell’aggressione. Il suo legale, riporta Fanpage, ha precisato: “Non ha fatto alcun tipo di tortura, ha preso parte a un solo episodio nel quale era presente incidentalmente. Il suo è un ruolo marginale, anzi, non conosce proprio gli altri componenti del gruppo”. Allo stesso modo, uno dei minorenni nega di aver picchiato il 66enne. Gli inquirenti sono al lavoro per confermare o smentire la loro versione dei fatti, al fine di stabilire l’eventuale convalida del fermo cautelare.

Le forze dell’ordine hanno inoltre raccolto la testimonianza di una 16enne, la “fidanzatina” di uno dei ragazzi fermati. Secondo quanto riferito dall’adolescente, lo zio di uno degli aggressori si sarebbe messo in contatto con gli altri componenti degli “Orfanelli” per intimare loro di non fare il nome del nipote durante gli interrogatori.

La Marcia per la civiltà

Per onorare la memoria di Antonio Stano, la Pro Loco di Manduria ha organizzato una “Marcia per la civiltà” prevista per le 9.30 di per mercoledì 8 maggio. Domenico Sanmarco, presidente della Pro Loco, ha definito “insopportabile e inaccettabile l’accanimento mediatico contro questa città, trasformata in pochi giorni nello stereotipo del borgo sperduto in un sud arretrato e assediato dalla malavita. Ci meraviglia e ci addolora che a farlo siano proprio quelle istituzioni che, abbassandosi al livello dei tanti giustizieri che affollano il web e che davanti a un monitor soppesano le coscienze degli altri, si scollano di dosso ogni responsabilità troppo frettolosamente”.