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Roma, cadavere di un'ex campionessa di atletica sotto Ponte Sisto

Roma, cadavere sotto ponte

Il corpo della 37enne Imen Chatbouri è stato trovato lungo le sponde del Tevere. Gli amici: "Non si è buttata, qualcuno l'ha spinta".

Il cadavere di una donna è stato rinvenuto sotto Ponte Sisto, a Roma, sul lato del lungo Tevere che costeggia Campo de’ Fiori. La vittima, riporta Fanpage, è la 37enne tunisina Imen Chatbouri, ex campionessa di atletica. Nel 2002 ha conquistato la medaglia di bronzo ai campionati africani. La donna viveva nella capitale, dove lavorava in un centro sportivo come personal trainer. Indossava vestiti sportivi quando è stata trovata, a ridosso di un muro, a pochi passi dalla banchina. La sagoma è stata notata da una passante che ha subito allertato i soccorsi, ma per lei non c’era più niente da fare.

Ex campionessa morta, le indagini

Quando i sanitari del 118 sono giunti a Ponte Sisto, il volto della donna era tumefatto e non mostrava segni di vita. Gli agenti della Polizia di Stato hanno subito isolato l’area per permettere alle squadre della Scientifica di eseguire i rilievi e ricostruire la dinamica del decesso. Al momento, l’ipotesi più accreditata è quella di un incidente. Sembra infatti che Imen Chatbouri sia caduta dal parapetto e si sia schiantata al suolo dopo un volo di oltre dieci metri. L’autorità giudiziaria e il pm Giuseppe Bianco hanno disposto l’esecuzione dell’autopsia sul cadavere della 37enne.

Gli amici: “L’hanno spinta”

La donna era ben nota negli ambienti della movida romana e sui social, dove si presentava con il soprannome di Miscia Love. Ai microfoni del Messaggero diversi amici e conoscenti hanno escuso che l’ex campionessa possa essersi tolta la vita. Più probabile, hanno continuato, è che qualcuno l’abbia spinta giù dal parapetto. Pam, la ragazza con cui fino a pochi mesi prima la donna condivideva un appartamento, ha raccontato: “Era felice perché le era stato accordato anche il reddito di cittadinanza. Non avrebbe più avuto problemi economici. Aveva lottato tanto per la vita, affrontando e vincendo ben due tumori. Difficile credere che possa aver fatto un gesto volontario o che abbia perso l’equilibrio, anche se beveva. Con il suo fisico muscoloso e mascolino, reggeva l’alcol”.

In Italia non aveva famiglia, dopo la morte dell’ex marito, risalente a un anno fa. Aveva lasciato in Tunisia la madre e una sorella. Gli inquirenti indagano per ricostruire le sue ultime ore di vita e per verificare se, prima di morire, abbia trascorso la notte con qualcuno.