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Salone del Libro, polemiche Altaforte: "Antifascismo male del Paese"

francesco polacchi

La casa editrice è al centro delle polemiche per la partecipazione al Salone del Libro di Torino.

“Sono un militante di Casapound, anzi il Coordinatore regionale della Lombardia. E sono fascista, si, lo dico senza problemi” così Francesco Polacchi ha risposto alle polemiche emerse per la partecipazione della casa editrice Altaforte, molto vicina a Casapound, al Salone del Libro di Torino, in programma dal 9 al 13 maggio. Polacchi ha parlato ai microfoni della trasmissione La Zanzara, su Radio24, e durante il suo intervento avrebbe inoltre accusato l’antifascismo di essere “il vero male di questo Paese”. “Mussolini – continua – è stato il miglior statista italiano. Se mi portate un altro statista come lui parliamone, però non credo ce ne siano. Ritengo che il fascismo sia stato un momento storico e politico che ha ricostruito una nazione che era uscita perdente e disastrata dalla guerra. A volte servono le maniere forti”.

Pronti alle polemiche

Raggiunto dall’Ansa, Polacchi si è detto non particolarmente sorpreso delle polemiche: “Eravamo pronti alle polemiche, ma non a questo livello allucinante di cattiverie. C’è addirittura chi sui social ha scritto che verrà a Torino per tirarci le molotov. Noi ci saremo perché ora è anche una questione di principio“. Alla domanda su Salvini, Polacchi ha risposto: “La mia è una casa editrice sovranista. Sull’immigrazione ha fatto benissimo Salvini. E anche sui Rom. Tutto sommato è uno che parla chiaro“.

Appendino: “Ci saremo”

Anche la sindaca di Torino è intervenuta: “Di certo non abbandoneremo il campo, perché le idee si combattono con idee più forti. E’ solo con la cultura che possiamo porre un argine a ogni possibile degenerazione o ritorno di ciò che deve essere archiviato per sempre. Tanti e uniti. Così si vince”. “Al Salone del libro di Torino ci andrò e ci andranno come me molti altri e altre” ha dichiarato poi su Facebook la scrittrice Michela Murgia.