Andrea Ienco L’ong danese Foundation for Environmental Education ha pubblicato la classifica delle migliori spiagge italiane 2019: 183 comuni premiati, 72 approdi turistici riconosciuti e 12 nuovi ingressi. L’attesissima lista delle Bandiere Blu è giunta ormai alle 33esima edizione. Molte le novità, ma anche i comuni stabili in classifica. Tra gli esclusi, invece, ci sono Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Rodi Garganico e Melendugno.
Bandiera Blu 2019: lidi italiani al top
La mattina del 3 maggio 2019 la Fee ha annunciato i 183 comuni vincitori, otto in più rispetto all’anno scorso. In totale si tratta di 385 lidi italiani che costituiscono il 10% dei luoghi premiati a livello mondiale. Claudio Mazza, presidente dell’organizzazione ha annunciato con soddisfazione i risultati di un’accurata selezione dei lidi italiani meritevoli di lode. Lui stesso ha affermato: “I comuni in grado di conservare il proprio patrimonio ambientale mostrano già di essere quelli maggiormente appetibili per il turismo”.
La regione italiana maggiormente premiata è stata la Liguria, con ben 30 lidi presenti in classifica: tre di questi, Imperia, Riva ligure e Sanremo, entrano per la prima volta nelle migliori spiagge italiane. Seguono la Toscana che vanta 19 località e la Campania che conferma i suoi 18 lidi. Le Marche, invece, perdono alcune Bandiere, mentre la Sardegna se ne aggiudica di nuove: in particolare nella lista figura l’isola di Sant’Antioco. La Puglia ha un bilancio negativo: perde, infatti, due bandiere e ne guadagna solamente una, Maruggio. San Nicola Arcella e Villapiana sono le novità calabresi, che portano la regione a 11 bandiere. Il Lazio si ferma a 9 e il Veneto conferma i suoi 8 lidi in classifica. La regione, infine, con un’unica bandiera a chiudere la classifica è il Molise.
Aumentano anche i laghi premiati con la Bandiera Blu: tra questi la regione al top è il Trentino Alto Adige, che conferma le 10 bandiere. Seguono il Piemonte con tre località e infine la Lombardia con una soltanto.
Bandiera Blu 2019: gli indicatori
Per rientrare nella classifica delle migliori spiagge italiane non basta avere delle acque pulite o vantare delle spiagge caraibiche. Infatti, la procedura di selezione segue la normativa Uni-En Iso 9001 del 2015. Negli ultimi 4 anni, le Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente hanno monitorato una serie di spiagge in collaborazione con il ministero della Salute e quello dell’Ambiente. Per aggiudicarsi il titolo di Bandiera Blu, una spiaggia deve ottenere ottimi punteggi in 32 indicatori diversi. Tra questi vengono considerati gli impianti di depurazione, la gestione dei rifiuti e la raccolta differenziata. Inoltre, contano molto le piste ciclabili, le iniziative culturali promosse dai comuni limitrofi e l’accesso al mare per tutti senza limitazioni.
Oltre alla giuria nazionale e internazionale, hanno contribuito alla scelta anche il ministero dell’Ambiente, quello delle Politiche Agricole, il Comando generale delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, l’Ispra, il Laboratorio di oceanologia ed ecologia marina dell’università della Tuscia, la Federazione nazionale degli Ordini dei chimici e dei fisici e l’Anci e altri enti di importanza settoriale.
