Antonella Ferrari Proseguono le indagini per la morte del piccolo Gabriel Feroleto, e sembra ci sia una svolta: nel lettino dove il bimbo dormiva sarebbero state trovate tracce di sangue. Questo potrebbe portare ad una rivalutazione della versione della madre: l’omicidio potrebbe infatti essere avvenuto proprio lì, e non all’aperto durante una passeggiata come riferito dalla donna nei vari interrogatori. A fare la scoperta sono stati i carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche di Roma e le tracce saranno analizzate in laboratorio per chiarire a chi appartengano. Se dovesse trattarsi del sangue di Gabriel, il quadro investigativo potrebbe cambiare in maniera decisiva. I Ris hanno cercato, all’interno dell’abitazione, anche elementi per collocare Nicola Feroleto, padre del bambino, dal momento che gli inquirenti sarebbero convinti del coinvolgimento dell’uomo nel delitto. Entrambi hanno presentato richiesta di scarcerazione, ma il giudice l’avrebbe respinta.
Ucciso dai genitori
Le indagini condotte fino a questo momento lasciavano poco spazio a dubbi. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, Gabriel sarebbe stato ucciso in campagna dalla madre, con il supporto del padre, perché con il suo pianto avrebbe interrotto un momento di intimità della coppia. In un primo momento era stata arrestata solo Donatella Di Bona, che durante gli interrogatori aveva cambiato diverse versioni. Feroleto aveva invece un alibi, il quale è stato però smentito dalla compagna stessa. La Di Bona ha infatti riferito agli agenti che era stato proprio il compagno a chiederle di mentire. L’uomo è stato quindi arrestato, continuando dal canto suo a proclamarsi estraneo al delitto. Le tracce trovate sul lettino del bambino, aprono però nuovi interrogativi sulla vicenda.
