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Migranti, 70 naufraghi recuperati al largo di Lampedusa

Migranti recuperati a Lampedusa

Il sindaco di Lampedusa: "Non sappiamo dove sia la barca sulla quale sono stati fermati. Che fine ha fatto?".

Settanta migranti sono stati recuperati al largo di Lampedusa, a circa 11 miglia nautiche dalla costa. A riportare la notizia è Tgcom24, che informa che i naufraghi sono stati raggiunti dalle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza. Le autorità li hanno trasbordati sulle navi italiane che sono ripartite alla volta della terraferma. I naufraghi si trovavano a bordo di un’imbarcazione veloce, una di quelle spesso utilizzate per effettuare uno dei cosiddetti “sbarchi fantasma“. Ma proprio mentre si stava avvicinando all’isola, cercando di eludere la sorveglianza marittima, il barchino è stato intercettato. Il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, ha commentato così l’episodio: “So che stanno per sbarcare sull’isola, ma non sappiamo dove sia la barca sulla quale sono stati fermati. Che fine ha fatto?”.

Lo sbarco a Lampedusa

Sbarchi ad Augusta e Lampedusa

Riaprono, dunque, i porti italiani, in particolare quelli di Lampedusa e di Augusta che in poche ore hanno accolto decine di migranti. È arrivata a Siracusa la Stromboli, la nave della Marina militare italiana che ha trasferito sulla terraferma i naufraghi recuperati dalla Cigala Fulgosi al largo della Libia. A imporre lo sbarco, nonostante le resistenze del ministro dell’Interno Matteo Salvini, è stato il premier Giuseppe Conte. Sono invece sbarcati a Lampedusa i naufraghi recuperati dalla Mare Jonio, della Ong Mediterranea Saving Humans, subito posta sotto sequestro dalla Guardia di finanza. Tutti i membri dell’equipaggio sono stati iscritti nel registro degli indagati, informa Repubblica, e dovranno rispondere dell’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Alarm Phone, 100 migranti a rischio

Nelle stesse ore, dalla pagina Twitter di Alarm Phone si apprende che ci sono “più di 100 vite a rischio, incluse 24 donne e 8 bambini” al largo della Libia. “Comunicazione difficile per segnale debole. Abbiamo chiamato la Guardia costiera appena abbiamo ottenuto la posizione GPS. La GC libica non risponde“.