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Salone del Libro, visitatori intonano "Bella Ciao"

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Al Salone del libro le cantano "Bella Ciao", Chiara Giannini: "Una polemica sterile e vergognosa"

Chiara Giannini, autrice del libro “Io sono Matteo Salvini”, edito da Altaforte, ha deciso di recarsi comunque al Salone del Libro, nonostante le polemiche degli ultimi giorni. La giornalista stava girando tra gli stand per promuovere il suo lavoro, quando si è fermata davanti alla zona riservata alla Feltrinelli. Proprio lì, un commesso e alcuni visitatori hanno cantato “Bella Ciao”. “Ho intonato la canzone perché sono antifascista, sono un democratico – ha raccontato il collaboratore -. Penso che abbiano sbagliato a escluderli, ma non sono d’accordo nel venire a provocare davanti a Feltrinelli e mettersi davanti alla foto di Inge a fare propaganda. Io la conoscevo”. “Viva la democrazia” ha invece sentenziato la Giannini di fronte alle persone che intonavano la canzone partigiana.

Giannini: “Le censure sono brutte”

“Questa è la dimostrazione che il mio libro può e deve entrare ovunque” ha dichiarato l’autrice. “Ho portato una copia del mio libro – ha proseguito – per far vedere a tutti quelli che me l’hanno impedito, compreso il signor Lagioia e la sindaca Appendino, che la cultura spacca i ponti e può entrare ovunque”. Chiara Giannini è arrivata al Salone del Libro dopo aver partecipato alla presentazione del libro, tenutasi all’hotel Golden Palace di Torino, insieme a Francesco Polacchi, fondatore di Altaforte. “Ho vissuto questa vicenda molto male – ha poi dichiarato l’autrice -. Io sono una giornalista apolitica che ha scritto un libro normalissimo, che non parla di fascismo. Si è innescata una polemica sterile e vergognosa. Credo ci sia una piccola minoranza in Italia che non si vuole rendere conto che è finita l’età dell’imposizione culturale di un certo tipo. E’ gravissimo vietare la presentazione di un libro e censurarlo. La decisione di estromettere Altaforte – ha concluso – viene da alcune persone che si sono schierate”.