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Il 26 agosto 2010 Sara Scazzi venne uccisa e gettata in un pozzo ad Avetrana. L’episodio aveva scosso l’Italia. Le due responsabili, Sabrina Misseri e Cosima Serrano, vennero condannate all’ergastolo: da quel momento i loro nomi sparirono dagli schermi. Poco tempo fa, però, Sabrina è tornata a parlare in prima persona nel programma “Storie maledette”. Che fine ha fatto in questi anni? Ricostruiamo la sua storia.
L’intervista a Sabrina Misseri
Nel 2018 Sabrina ha partecipato alla trasmissione “Storie maledette” e ha rilasciato un’intervista. La donna ha ricostruito il suo rapporto con la cugina Sara: “La sorella che non ho mai avuto, viveva praticamente da noi. Non aveva un’alta autostima e la portavo con i miei amici perché si lasciasse un po’ andare”. Poi Sabrina ha parlato di Ivano Russo, il ragazzo di cui era innamorata Sara. Tra i due era nata una vera e propria ossessione. Infine, Sabrina ha parlato degli ultimi momenti trascorsi con Sara: in quel momento la donna non è riuscita a trattenere le lacrime.
Sabrina Misseri: le indiscrezioni di Pomeriggio 5
Sabrina Misseri, condannata all’ergastolo per l’omicidio della cugina Sara, potrebbe essere scarcerata prima di aver scontato la sua pena. A riferirlo è Barbara D’Urso in una puntata di Pomeriggio 5. L’inviata ad Avetrana ha dichiarato: “Dopo la condanna all’ergastolo, i legali di Sabrina e Cosima avrebbero fatto ricorso alla Corte Europea. E proprio la Corte Europea avrebbe giudicato ammissibile il ricorso, perché ci potrebbe essere qualcosa da rivedere nei tre gradi di giudizio”. Tutto questo comunque è ancora incerto. Tuttavia, da ottobre 2018 Sabrina gode di permessi speciali per la sua buona condotta: la donna è considerata una detenuta modello.
La lettera di Michele a Sabrina
Nel corso del servizio, la giornalista inviata ad Avetrana riporta una parte del testo della lettera inviata da Michele Misseri a Sabrina. L’uomo ha lasciato a Sabrina alcune dichiarazioni: “Sto bene fisicamente, ma con la mia coscienza no. Io sono il vero colpevole e non Sabrina e Cosima. Io non smetto mai di scrivere loro. Ho visto la loro intervista dal carcere e quello che hanno detto è tutto vero, sono stato tanto male. So cosa ho fatto alla piccola Sara e non sono creduto da nessuno. Sono nelle mani di Dio, solo lui sa la verità”.