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Palermo, studenti paragonano Salvini al Duce: sospesa una prof

salvini accostato a mussolini

La prof di italiano dovrà stare lontana dalla cattedra per due settimane, mentre la Digos indaga sull'accaduto.

Accade all’istituto tecnico industriale Vittorio Emanuele III, nel capoluogo siciliano. Un’insegnante di italiano è stata sospesa per 15 giorni con stipendio dimezzato dopo che gli alunni della sua classe, nella Giornata della Memoria, hanno presentato un progetto multimediale nel quale le leggi razziali promulgate nel 1938 da Benito Mussolini venivano associate al decreto sicurezza promosso dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini. Il duro provvedimento disciplinare nei confronti della professoressa, Rosa Maria Dell’Aria, è stato preso in seguito alla pubblicazione di un post sui social che ha insospettito gli uffici del ministero. “L’insegnante” dichiara Alessandro Luna, cioè il figlio, nonché avvocato, della donna, “non può sindacare la libertà di espressione degli alunni e la sua libertà di insegnamento è tutelata dalla Costituzione, purché non oltrepassi il limite del buon costume e non minacci l’ordine pubblico”. Il fatto ha alzato un polverone nell’istituto: diversi sono i docenti che hanno raccolto firme di solidarietà perché la collega torni in classe. Intanto, il 16 maggio 2019, la Digos ha fatto visita al preside e ai professori della scuola per verificare l’accaduto.

La vicenda

La prof Dell’Aria, docente dell’istituto palermitano da più di vent’anni, non aveva idea che un compito assegnato ai suoi studenti potesse compromettere la stabilità nazionale e fare drizzare le orecchie al Ministero. Invece, è quello che è accaduto. In un progetto scolastico che alcuni ragazzi hanno dovuto presentare davanti alla classe Matteo Salvini è stato paragonato al Duce per la firma del decreto sicurezza.

Le polemiche sono scattate dopo la pubblicazione su Twitter di un post di Claudio Perconte, attivista di estrema destra, condivisore abituale di notizie (spesso fasulle) e autore di articoli per diversi siti di destra come “Vox” e “Primato nazionale”. Il 28 gennaio 2019, Perconte scriveva: “Salvini-Conte-Di Maio? Come il reich di Hitler, peggio dei nazisti. Succede all’Iti Vittorio Emanuele III di Palermo, dove una prof per la Giornata della memoria ha obbligato dei quattordicenni a dire che Salvini è come Hitler perché stermina i migranti. Al Miur hanno qualcosa da dire?”.

Il tweet ha provocato una reazione a catena che ha coinvolto innanzitutto la sottosegretaria leghista ai Beni culturali Lucia Borgonzoni, che ha voluto dire la sua sul suo profilo Facebook, seguita dal Marco Anello, dell’Ufficio scolastico provinciale. L’ispettore ha affermato, interdetto, che l’accostamento delle leggi razziali al decreto sicurezza costituisce una distorsione della realtà e che la libertà di espressione non va confusa con la libertà di offendere.