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Palermo, la lettera di una ragazza alla prof sospesa

lettera alla prof sospesa

La lettera, scritta da una giovane di Palermo, è stata pubblicata sui social dall'opinionista e scrittrice Selvaggia Lucarelli.

Una ragazza palermitana di nome Irene ha scritto a Selvaggia Lucarelli per chiederle di diffondere una lettera che avrebbe indirizzato alla professoressa Rosa Maria Dell’Alba, sospesa dall’insegnamento perché, secondo il Miur, non avrebbe vigilato sull’operato dei suoi alunni. Il duro provvedimento è stato preso in seguito alla realizzazione di un video che affianca il decreto sicurezza promosso da Matteo Salvini alle leggi razziali promulgate da Benito Mussolini nel 1938. La Lucarelli ha pubblicato la lettera sul suo profilo Facebook.

La lettera

“Gentile Prof.ssa Dell’Aria”, scrive Irene, “non provi neanche per un attimo vergogna, amarezza o rimorso per quanto accaduto, sebbene ora sia costretta a subire un provvedimento grave e riprovevole e a vedere il suo viso triste comparire su tutte le testate giornalistiche, come fosse colpevole di una condotta illegale o, peggio, di un comportamento diseducativo nei confronti del suoi allievi”.

“Sia invece orgogliosa del pensiero critico che ha saputo instillare nei suoi studenti, della libertà di manifestazione del pensiero che non è solo formale, ma sostanziale e praticata nella sua scuola, della levatura culturale di un gruppo di studenti che non si limita a imparare pedissequamente la data di una battaglia, ma riflette, analizza criticamente e crea un suo pensiero indipendente, manifesta i suoi dubbi e la sua contrarietà”.

“Essere contrari, quando ciò non si materializzi nell’agire violento ma rimanga manifestazione del proprio libero pensiero oppositivo come esercizio di una libertà positiva e del suo contrario negativo, è un diritto, non certo un’attività di propaganda politica, come pure si è voluto far pensare” continua Irene.

“Gioisca perché, pur inconsapevolmente, ha palesato la verità di questo governo allergico al diverso, allo straniero, all’oppositore, che si serve di una squadra della Digos per fare irruzione in un liceo. Sia fiera dei suoi studenti perché il paradosso di quanto accaduto è che hanno mostrato, con i fatti susseguenti al video incriminato, che un dubbio ragionevole esiste sull’accostamento dell’agire di questo governo ad una condotta di regime. Alzi lo sguardo, perché noi non ce lo facciamo abbassare”.