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Messina, costretto a spogliarsi dai bulli che lo riprendono: denunciati

bullismo

L'autorità giudiziaria ha dichiarato il non luogo a procedere nei confronti dei colpevoli, trattandosi di soggetti non imputabili in quanto minorenni.

Arriva dalla provincia di Messina una nuova storia di bullismo e degrado sociale. Un ragazzo di 13 anni è stato infatti costretto a spogliarsi e ripreso con il cellulare da alcuni giovani della sua stessa età, che successivamente hanno diffuso il filmato tramite Whatsapp. Un episodio risalente allo scorso anno, ma venuto a galla solo ora grazie alle indagini svolte dalla Polizia di Stato che hanno permesso di individuare ed identificare tutti i responsabili dell’accaduto.

La ricostruzione dei fatti

Grazie al lavoro svolto dal commissariato di polizia di Capo d’Orlando, in sinergia con la procura del Tribunale dei minorenni di Messina, è stato possibile ricostruire la dinamica dei fatti. Le testimonianze raccolte e le analisi informatiche effettuate sugli smartphone dei bulli, hanno infatti consentito di chiarire il contesto di vessazioni e minacce che il ragazzo era stato costretto a subire per lungo tempo.

La vergogna provata ed il timore di possibili ritorsioni avevano fatto desistere il giovane dal chiedere aiuto, poi il crollo inevitabile: lo sfogo con i genitori e l’immediata denuncia da parte di questi ultimi al commissariato.

Dichiarato il non luogo a procedere per i colpevoli

Malgrado siano state accertate le effettive responsabilità dei colpevoli, l’autorità giudiziaria ha dichiarato il non luogo a procedere nei loro confronti, trattandosi di soggetti non imputabili in quanto tutti al di sotto dei 14 anni. Su disposizione della procura, la polizia ha potuto soltanto confermare il sequestro dei cellulari e la loro successiva distruzione, non prima però di aver ovviamente provveduto alla cancellazione dei filmati incriminati.