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Catania, meglio in carcere che a casa: 50enne evade dai domiciliari

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L'uomo si trovava ai domiciliari per aver commesso un furto: dopo aver litigato con la moglie decide di evadere per tornare in carcere.

“L’amore non è bello se non è litigarello”, recita una canzone del 1970. In ogni caso, è comunque sempre meglio non esagerare. Ma pare proprio che una coppia di Catania sia andata decisamente oltre, anche la legge. Un uomo di 50 anni, che si trovava agli arresti domiciliari per aver commesso un furto in un supermercato, dopo l’ennesima litigata con la moglie, ha preferito togliere il disturbo e provare a tornare in carcere. Proprio così: si è strappato il braccialetto elettronico e ha lasciato l’abitazione per dirigersi in carcere, con la speranza di potervi rimanere.

Il reato commesso dall’uomo, residente a Giarre, risale al mese di Aprile 2018 e da allora si trovava ai domiciliari. Stando a quanto riportato dal sito fanpage.it, sabato 18 Maggio 2019, esasperato da un nuovo, delirante litigio con la consorte, ha deciso di porre fine alle sofferenze. Il 50enne si è strappato il dispositivo di controllo ed “evaso” da casa sua.

Processato per direttissima, è tornato ai domiciliari

Giunto in carcere, l’uomo avrebbe raccontato tutto agli agenti della penitenziaria, ai quali, senza usare troppi giri di parole, avrebbe ammesso la sua fuga dai domiciliari dopo l’ennesimo, insopportabile, litigio con la moglie chiedendo di essere messo nuovamente in carcere.

Nel frattempo, nell’abitazione dei due si erano presentati i Carabienieri, sulle tracce dell’uomo dopo che si era forzatamente rimosso il braccialetto elettronico. Le forze dell’ordine lo hanno identificato ed arrestato. In seguito, il 50 enne è stato processato per direttissima. Ma i suoi piani sono andati in frantumi: il suo gesto non è bastato per farsi “riammettere” in carcere. L’uomo, infatti, è stato nuovamente posto agli arresti domiciliari: dovrà nuovamente convivere con la propria moglie.