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Bimbo trovato morto in casa, il padre confessa: "L'ho ucciso io"

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Il padre del bimbo di due anni trovato morto a Milano ha confessato di averlo ucciso picchiandolo a morte

La polizia ha arrestato Aljza Hrustic, 25enne che ha ucciso il figlio di 2 anni a botte. L’uomo ha confessato: “Ho picchiato il bambino fino ad ucciderlo”. L’omicidio è avvenuto all’interno del suo appartamento al piano terra in via Ricciarelli 22, nella periferia ovest di Milano, in zona San Siro. Sul corpo del bambino erano presenti i segni della violenza subita e i paramedici non hanno potuto fare più niente per salvarlo. L’uomo, nato a Firenze ma di origine croata, era scappato di casa con altre due figlie di 3 e 1 anno quando è stato fermato.

La violenza del padre

Aljza Hrustic è stato accusato di infanticidio. Il figlio di 2 anni è stato trovato morto la mattina di mercoledì 22 maggio in un appartamento di via Ricciarelli 22 nel quartiere San Siro a Milano. Ha confessato agli agenti della squadra Mobile di Milano e al pm Giovanna Cavalleri di aver assunto hashish la sera prima e di aver poi picchiato con violenza il bambino per rabbia nel corso della notte causandone la sua morte. Lui stesso aveva chiamato il 118 alle 5 del mattino, dicendo che il figlio stava male. Quando la polizia è arrivata nell’appartamento ha trovato solo la madre, Silvja Z. di origine croata, che ha inizialmente detto che il figlio aveva problemi respiratori. La donna di 23 anni è attualmente in stato interessante: si tratta del suo sesto figlio. Il cadavere del bambino è stato trovato sul divano. I paramedici hanno constatato sul suo corpo lividi e segni di violenze: in particolare erano stati fasciati i piedi a causa di tagli effettuati in precedenza con cocci di bottiglia. La madre ha accusato subito Hrustic che, irraggiungibile dalla mattina, è stato fermato dalla polizia in zona Giambellino. L’uomo aveva avuto altri comportamenti violenti in passato: pochi giorni prima aveva avuto una violenta lite con la moglie e con un vicino. I vicini hanno testimoniato altri episodi rivolti sia contro la moglie sia contro i bambini. “Se lo avessi trovato prima della polizia lo avrei ammazzato, non c’è dubbio”, ha commentato Bardo Secic, prozio dell’assassino. “Si merita l’ergastolo. È un tipo irascibile e violento, la mia famiglia non gli parla da due anni, da quando mi ha aggredito senza motivo colpendomi alla testa con la fibbia della cintura. Ho ancora la cicatrice”.