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Siria, libero Alessandro Sandrini ostaggio dal 2016

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Alessandro Sandrini liberato in Siria dopo un calvario di 3 anni, la conferma arriva da suo padre

L’agonia del 33enne italiano è finalmente terminata, Alessandro Sandrini è libero. La comunicazione arriva da un gruppo antigovernativo siriano sui social “Era nelle mani di una banda criminale locale”.

La fine di un incubo

Il 33enne bresciano, è stato rapito nel 2016 al confine tra Siria e Turchia ma della scomparsa si venne a sapere circa un anno dopo. Il giovane era salito su un volo, via Istanbul, per Adana una piccola realtà turca a 180 km da Aleppo quasi al confine siriano per una vacanza.

Da qui il calvario, solo quattro telefonate nei mesi successivi, poi a Luglio 2018 un video straziante in cui l’ostaggio era vestito con una tuta arancione, ora finalmente ogni dubbio è tolto: “Chiedo all’Italia di aiutarmi, di chiudere questa situazione in tempi rapidi. Due anni che sono in carcere, non ce la faccio più. Mi hanno detto che sono stufi, che mi uccideranno se la cosa non si risolve in tempi brevi. Non vedo futuro, non so cosa pensare”.

Alle sue spalle due uomini a volto coperto armati di AK-47.

La conferma e la gioia del padre

Confermo, mio figlio è libero e si trova ancora in Siria ma nelle mani dei nostri carabinieri” queste le parole di infinita gioia pronunciate da Gianfranco, il padre di Alessandro.

Una notizia che rallegra tutto il popolo italiano, che pone fine ad una lunga agonia durata 3 anni.

Il padre continua “Sono felicissimo, è la fine di un incubo. Adesso sto andando a Roma, spero di potergli parlare al telefono”.