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Milano, allarme morbillo tra gli adulti

vaccino morbillo

L'Ats di Milano ha registrato un aumento dei casi di morbillo tra la popolazione adulta.

A Milano, come riportato dal Corriere della Sera, sono in aumento i casi di contagio tra la popolazione adulta: “In meno di cinque mesi si contano 139 contagiati nell’Ats di Milano, contro i 115 di tutto il 2018″ dicono gli esperti. Dai dati emerge che i più colpiti sono i giovani e gli adulti (quasi il 70% dei malati ha tra i 15 e i 39 anni) e i medici sono preoccupati per le fasce deboli: neonati, anziani, immunodepressi. A parlare della situazione al Corriere è Marino Faccini del dipartimento Prevenzione e malattie infettive: “La vaccinazione contro il morbillo è arrivata in Italia negli anni 80, ma si è diffusa poi negli anni 90. Questo vuol dire che tanti giovani e adulti sono scoperti e tra loro circola il virus. Il picco era atteso, ma pensavamo arrivasse più avanti“.

Casi in aumento

Già nel 2017 era esplosa l’epidemia, con 387 casi registrati. La curva era scesa nel 2018 per tornare però ad impennarsi ad inizio 2019. “Spesso sono gli adulti a trasmettere la malattia ai neonati. E’ una delle patologie più contagiose – dice l’esperto -. Inizia con il mal di gola, congiuntivite, febbre alta e poi appaiono le caratteristiche macchie rosse sulla pelle”. Il momento più critico è il prima, quando la patologia è in incubazione. I rischi sono numerosi, soprattutto per i bambini più piccoli e per gli anziani: polmonite, insufficienza respiratoria ed encefalite. L’unico strumento per frenare i contagi e il rischio è il vaccino. Faccini spiega: “Viene usato anche per la profilassi post esposizione ma può essere utile solo se preso entro 72 ore dal contatto con il malato. Il tal caso può bloccare il virus. Si compone di due dosi il primo protegge nel 95 per cento dei casi, il richiamo serve a coprire il 5% che non risponde”.