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Ex generali disertano il 2 giugno: "Trattati male dal governo"

festa 2 giugno

"Sarei ipocrita a stringere la mano a chi ha tagliato le pensioni". Così i generali hanno giustificato la propria assenza.

“Alla parata non ci sarò, attendo un clima più sereno” ha detto Mario Arpino ad Adnkronos. Il generale, già ex Capo di Stato della Difesa ha così motivato la sua decisione non prendere parte alle celebrazioni del 2 giugno. “Non è tollerabile la gogna mediatica a cui sono sottoposti i pensionati. Non ne faccio una questione personale – ha proseguito -. Trovo inaccettabile sentire parlare di pensioni d’oro, quasi incitando all’odio di classe”. Ad Arpino hanno poi fatto eco anche Dino Tricarico, ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica, e il generale Camporini, che ha detto: “Il governo sta minando istituzioni della difesa“.

Disertato il 2 giugno

“Sarebbe ipocrita da parte mia – ha spiegato Mario Arpino – stringere le mani a chi ha tagliato le pensioni. Non è una colpa, ma un merito avere una pensione più alta per chi ha lavorato tutta la vita. Io ho cumulativamente 55 anni di servizio. Non mi sembra che l’atteggiamento di alcuni ministri sia giusto. Penso che l’indecisione di questo governo su tanti temi sia grave”. “Una componente della maggioranza giallo-verde – lamenta invece Tricarico – sta portando avanti un atteggiamento ostile nei confronti di una delle poche istituzioni che funzionano bene in Italia: le Forza Armate. Per di più noi generali in pensione veniamo trattati da malfattori per via delle cosiddette pensioni d’oro. Non capisco di cosa dovrei vergognarmi: ho servito lealmente il mio Paese per 40 anni, rischiando la vita su un aeroplano”.

Come riferito da Repubblica, anche Ignazio La Russa ha annunciato la sua assenza “in segno di protesta verso il ministro Trenta, che pensa di trasformare le forze armate in peace and love”.