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Tutti salvi gli speleologi bloccati da un'onda nell'Abisso del Bifurto

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L'abisso, profondo 683 metri, è uno dei tanti inghiottitoi naturali presenti nel Parco del Pollino, area rinomata per le sue particolarità geologiche.

Sono fortunatamente tutti salvi gli speleologi che nella giornata di domenica 2 giugno erano rimasti bloccati in una grotta a Cerchiara di Calabria, in provincia di Cosenza. Gli uomini erano stati sorpresi da un’onda improvvisa mentre si trovavano nel cosiddetto Abisso del Bifurto. L’abisso, profondo 683 metri, è uno dei tanti inghiottitoi naturali presenti in queste zone del Parco del Pollino, area rinomata proprio per le sue particolarità geologiche.

Il commento dei soccorritori

Grazie ad un membro del gruppo di speleologi, scampato all’onda uscendo in tempo dalla grotta, è stato possibile avvertire i soccorsi alle 16 e 30. In seguito all’arrivo dei soccorritori tutti gli esploratori restanti, che avevano trovato riparo in un ramo secondario dell’abisso, sono stati recuperati entro le otto e mezza di sera.

Interrogato sul posto, il presidente del Soccorso alpino e speleologico della Calabria Giacomo Zanfei ha commentato. “Abbiamo dovuto creare una via attrezzata alternativa e ci vuole tempo per organizzarla e farli uscire uno alla volta. Ci sono una cinquantina di metri di salita in verticale da percorrere. I tempi tecnici sono quelli di un recupero speleologico”. Zanfei ha poi rassicurato circa le condizioni di salute dei quattro uomini recuperati: “Stanno tutti bene e non c’è stato bisogno di intervento medico”.

Un caso simile lo scorso anno

Nell’agosto del 2018 dieci persone avevano perso la vita proprio durante un’escursione tra le gole del Parco del Pollino, più precisamente nel comune di Civita. In quel caso gli esploratori stavano risalendo la corrente del fiume Raganello quando un’onda anomala li aveva travolti.