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Milano, picchiano figlia di 3 anni: "La scimmia è un problema"

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Trapelate le intercettazioni telefoniche tra i due genitori 29enni rei di aver malmenato la figlia disabile.

Viene fatta luce su nuovi particolari nella vicenda riguardante i due genitori egiziani scoperti a maltrattare la loro figlia disabile. Dalle intercettazioni telefoniche emergono frasi che lasciano trasparire una brutalità tremenda.

I dettagli agghiaccianti

Nelle intercettazioni telefoniche che vedono protagonisti i due genitori egiziani di 29 anni fermati a Malpensa nel tentativo di rientrare in patria, compaiono frasi di cattiveria profonda: “La scimmia è un grosso problema per noi, ora che stai con lei in ospedale capirai cosa provavo io quando stavo con lei tutti i giorni in casa” queste le parole della madre. Ma non è da meno anzi è decisamente peggiore il linguaggio del papà che risponde : “È un problema? Allora la uccido”.

I metodi che volevano utilizzare per sbarazzarsi della piccola erano diversi. Soffocarla? Annegarla? O addirittura avvelenarla attraverso il cibo. Riguardo all’episodio in cui a seguito delle botte ricevute la piccola si era rotta un braccio, nelle intercettazioni i genitori commentando così l’accaduto: “Le abbiamo rotto il braccio, dovevamo fare di più”.

Il fermo

Marito e moglie, entrambi di 29 anni sono stati fermati Venerdì 31 Maggio 2019 a Malpensa, per maltrattamenti e lesioni gravi nei confronti di una dei cinque figli, di quasi quattro anni. L’ipotesi degli agenti è quella che le violenze andassero avanti da molto tempo. A conferma le numerose pregresse fratture sul corpo della piccola ritenute di dubbia natura.

I due egiziani sono in Italia dal 2010, vivono in un alloggio abusivo nella zona Nord Ovest di Milano.