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Arezzo, grave incidente in scooter: morto un giovane pizzaiolo

Shpetim Halili

La vittima, molto apprezzata sul posto di lavoro, stava tornando a casa dalla famiglia dopo la fine del turno serale.

Il fatale sinistro è avvenuto intorno alla mezzanotte di sabato 1 giugno 2019 sulla strada regionale 71, in territorio aretino. Shpetim Halili, 35enne di origini albanesi da anni in Italia, si è scontrato con un’auto mentre stava tornando a casa dal lavoro in sella al suo scooter. I sanitari del 118, giunti sul luogo dell’incidente, non sono riusciti a salvare il giovane pizzaiolo, che lavorava da vent’anni in un ristorante di Arezzo, il “MiVà di Più”. Dopo vari tentativi di rianimazione, non hanno potuto che dichiarare il decesso dell’uomo, descritto da chi lo conosceva come una persona semplice, ironica e dedita alla famiglia. “Per me era come un figlio” ha dichiarato il datore di lavoro. Halili lascia la moglie e un figlio di appena un anno e mezzo.

Le dinamiche

Le forze dell’ordine sono sopraggiunte sulla scena del sinistro e hanno effettuato i rilievi scientifici necessari alla ricostruzione dello scontro. Non è ancora chiaro se la vittima sia caduta dallo scooter prima o dopo lo schianto con la macchina, una Fiat 500 L che gli inquirenti hanno posto sotto sequestro in attesa di ascoltare la versione dei fatti dell’autista. Nel frattempo è stato aperto, come da prassi, un fascicolo con l’ipotesi di reato per omicidio stradale.

Lo schianto è avvenuto all’altezza di Sitorni, in direzione Capolona, dove Halili abitava con la famiglia. “Gli avevo fatto da testimone di nozze, anni fa era stato anche suo padrino per la cresima italiana” ha raccontato il proprietario del ristorante per cui il 35enne lavorava, che ha voluto ricordare l’ultima conversazione avuta con la vittima: “Io dovevo partire per Napoli per partecipare a una comunione, lui mi ha preso in giro: fra sfogliatelle e babà torni ad Arezzo col pancione, mi ha detto ridendo. È l’ultima immagine serena che ho di lui”.