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Droga ed estorsioni, maxi blitz smantella clan della mafia foggiana

rivolta al cpr di torino

Droga ed estorsioni per incrementare i guadagni e la potenza dei clan, controllando il territorio attraverso il metodo mafioso.

Maxi operazione della Polizia in dieci province italiane per smantellare alcuni clan mafiosi dediti al traffico di droga e all’estorsione. In cella finiti anche alcuni capi della mafia foggiana.

Smantellati alcuni clan

Sono stati duecento gli uomini impegnati nel maxi blitz portato avanti dalla Polizia nelle prime ore di giovedì 6 giugno 2019, conclusosi con lo smantellamento di alcuni clan che si erano ramificati in ben dieci province.

L’operazione, ribattezzata “Ares”, è stata condotta infatti in contemporanea a Foggia, Milano, Napoli, Salerno, Rimini, Campobasso, Pescara, Chieti, Teramo, Ascoli Piceno e Fermo.

In manette sono finiti anche Vincenzo La Piccirella, Severino Testa e Franco e Roberto Nardino, ritenuti tra i capi della mafia foggiana. Come riferisce Il Mattino, tra gli arrestati c’è anche Gennaro Immobile, di Torre Annunziata, pregiudicato ritenuto vicino al clan Gionta.

Il metodo mafioso

In totale sono 54 le persone raggiunte dalle misure cautelari emesse dal giudice per le indagini preliminari di Bari, su richiesta di quella Procura Distrettuale Antimafia.

Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, tentata estorsione, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, spaccio di droga, danneggiamento, reati in materia di armi, lesioni personali e tentato omicidio, aggravati dalle finalità mafiose.

In base agli atti investigativi, al centro dei guadagni dei clan c’era la droga (tanto che avevano contatti anche in Olanda) e le estorsioni. Ma il tutto sarebbe stato portato avanti secondo metodi mafiosi.