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Sardegna, Graziano Mesina torna in libertà per decorrenza dei termini

Graziano Mesina scarcerato

"Finalmente respiro l'aria del mio paese. Sono felicissimo, non me lo aspettavo", ha dichiarato alla stampa.

Graziano Mesina è tornato a piede libero. L’ex primula rossa del banditismo in Sardegna è stato scarcerato dal penitenziario di Nuoro, dove era detenuto per traffico internazionale di droga. La sua liberazione, informa l’Ansa, è dovuta alla decorrenza dei termini. Sembra infatti che le motivazioni della sua sentenza d’appello non siano ancora state depositate, con conseguente decadimento della misura cautelare.

Scarcerato il bandito “Grazianeddu”

Graziano Mesina, noto con l’appellativo di “Grazianeddu“, è nato nel 1942 a Orgosolo ed è stato uno dei più celebri esponenti del banditismo sardo e italiano di tutto il Novecento. Si è reso protagonista di diverse evasioni e, a processo, si è dichiarato innocente. Nel 2016 gli è stata revocata la grazia che nel 2004 gli aveva concesso l’allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, cancellando in un colpo solo la sua lunga fedina penale. La polizia lo ha arrestato sei anni fa. Il termine del processo d’appello nel 2018, il Tribunale di Cagliari lo ha condannato a 30 anni di carcere. Al momento della scarcerazione, l’ex bandito, oggi 77enne, era accompagnato dalle sue legali, Beatrice Goddi e Maria Luisa Venier, che lo hanno scortato alla stazione dei Carabinieri di Orgosolo.

“Finalmente respiro l’aria del mio paese. Sono felicissimo, non me lo aspettavo“, ha dichiarato Mesina alla stampa. “È tutto cambiato in sei anni. Stavo andando alla vecchia caserma, anche quella è nuova”. L’ex detenuto è arrivato nel Comune in cui è nato intorno alle ore 17.30. Il giudice ha stabilito per lui l’obbligo di firma giornaliera e non potrà lasciare l’abitazione dopo le ore 22.