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Film su Marco Vannini, i genitori diffidano il regista

Marco Vannini

Un regista di Ostia si appresta a far uscire "in estate" un film sulla morte di Marco Vannini. I genitori del 20enne ribadiscono la loro contrarietà.

Sul piede di guerra i genitori di Marco Vannini, il 20enne morto il 18 maggio del 2015 dopo essere stato colpito da un proiettile all’interno della villetta di Ladispoli della famiglia Ciontoli. Sembra infatti che un regista di Ostia abbia girato un film sulla tragica scomparsa del ragazzo, nonostante la vicenda giudiziaria non sia ancora conclusa. E, oltretutto, senza il permesso di Marina Conte e Valerio Vannini.

Il film

I genitori del giovane diffondo quindi una nota al fine di scongiurare la messa in onda di questo film, lasciando intendere che sono pronti a ricorrere anche alle vie legali. “Siamo stati informati – si legge – che una emittente sta trasmettendo servizi (o spot pubblicitari, non sappiamo definirli), che abbiamo visionato, relativi all’uscita di un film su Marco Vannini“.

“Nel corso del servizio (o spot pubblicitario) viene annunciata l’uscita ‘in estate’ di un film dal titolo ‘Perché mi hai lasciato morire’ che sarebbe stato girato ‘su Marco Vannini’ da un regista di Ostia. – viene spiegato quindi da Marina e Valerio – Quest’ultimo, intervistato, conferma la circostanza e, tra varie banalità, afferma che è in procinto di rivelare la verità ‘vera’, annunciando ‘retroscena un po’ particolari'”.

Il regista

Il regista in questione sarebbe Claudio Di Napoli e l’intervista sarebbe stata rilasciata a Canale Dieci anche se al 7 giugno 2019 non si trova traccia sul loro portale. I genitori del 20enne deceduto quattro anni fa chiariscono quindi: “Diffidiamo la diffusione di questo o simili filmati, stante il nostro fermo diniego a siffatto utilizzo dell’immagine di nostro figlio e, in genere, della tragica vicenda”.

Marina e Valerio specificano inoltre di non aver “mai chiesto denaro né autorizzato nessuno a farlo”, commentando la notizia che “il regista stava girando un film sull’argomento e che stava chiedendo denaro a vari commercianti della zona”.