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Omicidio di Noemi Durini, grande attesa per la sentenza del processo

noemi durini

Il 7 giugno è attesa la sentenza del processo che accusa Lucio Marzo per l'omicidio dell'ex fidanzata Noemi Durini.

Il processo d’appello contro Lucio Marzo, accusato di aver assassinato l’ex fidanzata Noemi Durini dovrebbe emettere la sentenza nella giornata del 7 giugno. Il ragazzo, oggi 19enne, è già stato condannato in primo grado dal Tribunale dei Minori a 18 anni e 8 mesi di carcere per omicidio volontario premeditato e aggravato dalla crudeltà e dal futile motivo che lo ha spinto. La Procura ha fatto richiesta che la condanna sia confermata a 18 anni.

Le dinamiche dell’omicidio

Nella notte del 3 settembre 2017, pur essendo ancora minorenne, Lucio Marzo guidando la macchina portò la sedicenne fino alle campagne di Castrignano del Capo, in provincia di Lecce. Arrivati là, riempì la fidanzata di botte, la accoltellò e poi la seppellì viva sotto le pietre di un muretto a secco, che avrebbero provocato la sua morte soffocandola. Il 13 settembre il suo corpo fu ritrovato dopo che Lucio Marzo, confessando il delitto compiuto, specificò dove si trovava il corpo. Inizialmente erano sospettati di aver contribuito all’omicidio anche i genitori del ragazzo, tuttavia l’indagine della Procura a loro carico è stata archiviata. In realtà i genitori di Noemi ritengono che Lucio, oggi 19enne, sia stato aiutato da qualcuno. “Neanche Mandrake avrebbe fatto tutto quello che lui ha fatto in un’ora” ha commentato con sarcasmo Umberto Durini, il padre della ragazza morta. “Non lo perdonerò mai Lucio, mi ha tolto un pezzo della mia vita”: sono le parole strazianti che Imma Rizzo, la madre di Noemi Durini, ha pronunciato al processo d’appello, di cui si aspetta la sentenza definitiva. Per Lucio era stata ipotizzata dalla difesa l’infermità mentale perché aveva manifestato in passato problemi di salute mentale, ma il tribunale ha verificato che è capace di intendere e di volere.