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Incidente A1, camionista: "L’auto era ferma, non ho potuto evitarla"

incidente A1

La giovane Souaad è ancora ricoverata ma non sarebbe più in pericolo di vita. C'è una svolta anche nelle indagini sull'autista del tir

Giovedì 6 giugno 2019 sull’autostrada A1 all’altezza di Crespellano c’è stato uno scontro tra un auto e un tir. Stando a quanto emerso dalle prime ricostruzioni, la vettura sarebbe stata bruscamente tamponata dal tir. Tre donne di Sassuolo hanno perso la vita nel violento impatto. Una quarta, anche lei residente a Sassuolo, è stata trasportata d’urgenza all’Ospedale Maggiore di Bologna. Alla guida del mezzo pesante, un uomo di 46 anni, uscito illeso dal drammatico incidente stradale.

La parte posteriore dell’Alfa Romeo, auto su cui viaggiavano le quattro ragazze, è andata completamente distrutta. Difficile il recupero delle salme dalle lamiere, avvenuto grazie all’intervento di vigili del fuoco ed equipe del 118. A distanza di due giorni, la giovane Souaad, di soli 23 anni, è ancora ricoverata ma fortunatamente non sarebbe più in pericolo di vita. C’è una svolta anche nelle indagini sull’autista del tir.

Incidente sull’A1

Un impatto fatale per Veronica Fili, Otilia Camelia Ceornodolea, e la sorella di Souaad, Zainaba El Aissaoui. Per loro non c’è stato nulla da fare. L’uomo al volante del camion verrà probabilmente indagato per omicidio stradale plurimo, informa Il Resto del Carlino.

Stando a quanto reso noto finora, sembrerebbe che al momento dell’impatto l’auto su cui viaggiavano le quattro donne coinvolte nell’incidente era ferma e spenta in mezzo alla seconda corsia. Forse il loro mezzo era in avaria e l’autista del tir non ha potuto compiere alcuna manovra per evitare l’impatto. Così ha raccontato agli agenti della Polstrada di Modena Nord il 46enne originario della provincia di Caserta. L’Alfa con a bordo le giovani ragazze pare non avesse le quattro frecce né segnali di stop attivi. Sottoposto alle dovute indagini, test e verifiche del caso, l’uomo è risultato negativo a tutti i controlli legati ad alcol e uso di sostanze stupefacenti e pare non stesse neppure utilizzando il telefono.